Commercio ambulante e commercio in sede fissa: chi si ferma all’apparenza e parla di rivalità con ogni probabilità è in errore. Da sempre sono complementari e rappresentano un motore di sviluppo, oltre che di integrazione e partecipazione, nella vita delle comunità e dei paesi. Sono legati tra loro da un filo unico ed invisibile, che si è spezzato però nella Bassa modenese, dopo quei terribili giorni di maggio che hanno lasciato dietro a sé macerie e desolazione. “E’ venuto a mancare un binomio fondamentale che era parte integrante di tutti i comuni del territorio, piccoli e grandi. Ora è giunto il momento di riattivarlo pena la depauperazione delle piccole imprese – fa sapere ANVA-Confesercenti Modena che ha messo a punto a tal proposito, ‘Solidarietà sulla bancarella’ un’iniziativa di sostegno al commercio – Vogliamo dare una mano ai nostri colleghi negozianti, offrendo la possibilità di vendere la loro merce sui nostri banchi in tutti i comuni modenesi, durante i giorni di mercato”.
L’iniziativa promossa da ANVA, muove dalla volontà di dare una mano in modo concreto alla ripartenza del commercio in sede fissa. “Conosciamo la situazione nei centri storici dei comuni del territorio modenese colpiti dal sisma. I locali che ospitavano molte attività commerciali, sono inagibili o agibili solo in parte, perché il più delle volte ubicati nelle zone (rosse) in cui per motivi di sicurezza l’accesso è vietato ai cittadini. Di conseguenza gli imprenditori che già erano costretti a fare i conti con la crisi ora si trovano nella situazione di non avere nessuna opportunità di vendita e quindi di riprendere il proprio lavoro”.
“Abbiamo pertanto cercato di trovare una soluzione che permettesse anche ai commercianti in sede fissa oggi ancora chiusi, in qualche modo di vendere i loro prodotti e quindi ripartire. Approfittando dei mercati: che sono ripresi nonostante difficoltà, disagi e trasferimenti forzati dalle piazze abituali”. Gli ambulanti che aderiranno all’iniziativa ‘Solidarietà sulla bancarella’ s’impegneranno, ad esporre (segnalandola appositamente) su parte del proprio banco per venderla (in conto vendita) la merce fornita loro dai vari commercianti impossibilitati a riprendere la normale attività di negozio. “L’iniziativa – conclude ANVA – è rivolta a tutti gli ambulanti e a tutti i commercianti che a vario titolo non possono ancora esercitare la propria attività nelle aree colpite dal terremoto. Con l’auspicio che anche questo piccolo tassello possa a contribuire a rinsaldare quel legame sinonimo di crescita e sviluppo per intere comunità”.