Il decreto legge del Governo per l’emergenza terremoto in Emilia riconosce per la ricostruzione “un contributo sino all’80% solo per le abitazioni principali, lasciando quindi fuori da ogni forma di contributo le seconde case o le altre abitazioni private”, andando quindi a creare una “ingiustificata disparità di trattamento fra le popolazioni colpite da eventi sismici analogamente gravi e drammatici”, dal momento che “in occasione del terremoto de L’Aquila veniva riconosciuto anche alle altre abitazioni private un contributo sino all’80% pur entro il limite di 80.000 euro”.
A denunciare la situazione è il consigliere regionale del Pdl, Galeazzo Bignami, in una interrogazione alla Giunta in cui chiede “se non si ritenga grave che si ponga in capo ai privati un così rilevante onere economico per la ricostruzione”, “per quale motivo abbia accettato una disposizione siffatta”, “se non ritenga grave la disparità di trattamento in questione” e, infine, “come ritenga di porre rimedio alla questione”.