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Sassuolo: l’Assessore all’Ambiente sui ratti nel canale di Modena

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“Il Comune di Sassuolo ha in appalto il servizio di derattizzazione che opera su tutto il territorio comunale, sia mediante l’installazione di erogatori fissi monitorati periodicamente, sia mediante interventi mirati su segnalazione di cittadini”.

In questo modo l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Sassuolo Francesca Buffagni offre alcune precisazioni in marito alle notizie apparse sugli organi di stampa circa la presenza di topi e rifiuti nel Canale di Modena.

“In particolare – prosegue l’Assessore – lungo il Canale sono stati installati diversi erogatori fissi a lento rilascio ( Via F. Cavallotti n. 3, Via Pia n. 3, Parco Vistarino n. 1, Via San Michele n.11, Via Montanara n. 2).

Su tutto il territorio comunale sono attivi 62 erogatori fissi ed alla data odierna sono stati già effettuati 33 interventi di derattizzazione su suolo pubblico dietro segnalazioni da parte dei cittadini.

Per ciò che concerne i rifiuti, il Comune è già intervenuto attraverso la collaborazione con Hera per il loro recupero. Abbiamo purtroppo ravvisato la presenza addirittura di elettrodomestici ingombranti abbandonati in loco da cittadini che dimostrano di avere poco senso civico e rispetto. Sempre per quanto concerne i rifiuti, sono in corso contatti con il Consorzio dell’ Emilia Centrale per concordare un calendario di interventi per la loro rimozione che dovrebbe diventare operativo già dalla prossima settimana. E’ stato inoltre chiesto al Consorzio di assicurare un minimo di flusso d’acqua nel canale onde evitare il formarsi di ristagni maleodoranti e pozze d’acqua che favoriscono il proliferare delle zanzare.

Il Consorzio – conclude l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Sassuolo Francesca Buffagni – ha riferito che può assicurare il flusso dell’acqua a settimane alterne, nella speranza che le condizioni meteo possano garantirne un incremento.

L’idea dell’eventuale “tombatura” della totalità del canale risulta attualmente da escludersi in quanto sconsigliata dagli enti idraulici stessi nonchè vietata dall’art .115 del D.Lgs. 152/2006 (NORME IN MATERIA AMBIENTALE) ove non sia imposta da ragioni di tutela della pubblica incolumità e la realizzazione di impianti di smaltimento dei rifiuti”.

(immagine d’archivio)