In merito al materiale del Museo andato distrutto, l’accento va posto sulla tempistica: il materiale è stato bruciato tra la fine di ottobre ed i primi di novembre 2011, mentre la delibera di Giunta a cui fa riferimento l’Assessore Luppi, per essendo datata 28 ottobre 2011, è stata pubblicata sull’Albo Pretorio il 29 febbraio 2012 (Come si può tranquillamente evincere consultando la “bacheca atti” dell’Albo Pretorio on-line).
Siamo ben consapevoli che i musei sono soggetti a spogli, ma se si vuole agire con trasparenza bisogna seguire i Regolamenti che sono fatti appositamente per non creare polemiche e per dimostrare, se ci si attiene, che si è agito in maniera equa, trasparente ed al di sopra di ogni sospetto. In questo caso invece i dubbi sono più che leciti, perchè se l’Amministrazione Comunale avesse voluto seguire il regolamento per la disciplina delle alienazioni dei beni di proprietà comunale ed essere trasparente avrebbe dovuto, prima di alienare i beni, fare apposita delibera a contrarre, adottatta dal Consiglio, contenente l’esatta individuazione e la stima del bene. E questo Comma (art. 2 comma 1) è rimasto invariato anche nel nuovo regolamento per le alienazioni, approvato a maggioranza e con nostro voto contrario durante il Consiglio Comunale del 29 marzo 2012.
Risulta evidente che nessuna delibera di Consiglio ha preceduto l’alienazione dei beni e, soprattutto, nessuna stima dei beni è stata presentata in Consiglio Comunale nè tantomeno compare sulla delibera di Giunta a cui fa riferimento l’Assessore Luppi (n°120 del 28 ottobre 2011 pubblicata sull’Albo Pretorio il 29 febbraio 2012). Chi può dire adesso se il materiale era o no privo di valore? Questo per dimostrare che non stiamo facendo polemiche sterili, ma parliamo a ragion veduta.
(MoVimento 5 Stelle – San Martino in Rio)