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Confronto a Reggio con il Presidente Errani sul caso Terremerse: la proposta del Consigliere Filippi (PDL)

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“Il Pd, in occasione della festa nazionale dei democratici a Reggio Emilia, ha deciso di ballare da solo, di parlare guardandosi allo specchio, allo scopo di sentirsi dare sempre e comunque ragione. Il Pd ha deciso di invitare alla festa nazionale dei democratici solo politici accondiscendenti ed ossequiosi” – dichiara una nota Gruppo Assembleare Pdl -.

“Il Pd teme infatti il confronto con gli avversasi, con coloro che non condividono la sua politica, in quanto teme, per assenza di argomenti e di idee, di fare brutta figura di fronte ai suoi militanti ed ai suoi elettori.

I post comunisti non sono cambiati affatto: perseverano nel demonizzare gli avversari e nel considerare come alleati solo quelli che Vladimir Lenin ebbe a definire “utili idioti”.

Il Pd ha, infatti, deciso di escludere, dai dibattiti che si terranno in occasione della festa nazionale dei democratici, tutti i principali esponenti del Pdl, tranne Raffaele Fitto, anche se entrambi i partiti fanno parte della maggioranza che sostiene l’attuale Governo Monti.

Chi non conosce bene i post-comunisti potrebbe meravigliarsi dell’atteggiamento contraddittorio assunto dal Pd in questa circostanza: in realtà ciò rappresenta l’ennesima prova che quel partito non ama la libertà di pensiero e rifugge dal confronto democratico delle idee; un partito bravo solo ad attribuirsi meriti non suoi e ad addossare le proprie colpe agli avversari politici.

Alla festa nazionale del Pd si è dunque scelto di bandire il dissenso, di escludere il contraddittorio, di far parlare solo i fedeli alla linea e gli amici “fidati”: non si esclude nemmeno che sia stata organizzata una claque per applausi a comando.

Quelli che si svolgeranno all’interno della festa nazionale dei democratici saranno dunque dibattiti pro-forma, monocorde e noiosi, in perfetto stile sovietico; fra gli invitati non è previsto nemmeno il loro ex amico-compagno Romano Prodi.

Il confronto delle idee è sempre utile in politica, ma poiché il Pd di idee ne ha poche e molto confuse, ha preferito l’autarchia e l’isolamento” – conclude la nota PDL -.

A questo proposito il Consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi ha dichiarato: “spiace vedere il Pd rifuggire dal confronto politico. Per questa ragione gli lancio una sfida: invito il presidente della Regione Emilia Romagna ed importante esponente del Pd, Vasco Errani, a confrontarsi con me, in occasione della festa nazionale, sul caso Terremerse e i finanziamenti alle coop rosse, che lo riguardano direttamente; potrebbe essere l’occasione per spiegare agli iscritti e agli elettori del suo partito, le ragioni per le quali la magistratura lo ha rinviato a giudizio.

Formigoni, presidente della Regione Lombardia, ha accettato il confronto, in occasione del Meeting di Rimini di CL, non vedo perché Errani dovrebbe sottrarsi all’obbligo morale di dare spiegazioni ai militanti e agli elettori del suo partito sul comportamento da lui tenuto nel caso “Terremerse””.