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Libertà e Democrazia Camposanto: “La salute è un diritto per tutti?”

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La salute e’ un diritto per tutti ?

La via Emilia che taglia la provincia di Modena in due vede a sud una copertura sanitaria con ben 6 ospedali e a nord sino al fiume Po’ con quel che resta degli Ospedali di Carpi e Mirandola.

La situazione era fortemente sbilanciata anche prima del terremoto, volutamente sbilanciata con la compiacenza di Politici locali che dovrebbero fare ammenda e comunque non essere rieletti.

Non capiamo come mai una struttura nuova come quella di Mirandola abbia avuto danni come Chiese o case coloniche vecchie di secoli quello pero’ che abbiamo capito e’ che per una certa nomeclatura di potere i cittadini della bassa modenese possono essere considerati vittime sacrificabili sull’altare dell’interesse generale.

L’ospedale di Mirandola da tempo e’ una realta’ in fase di smobilitazione e quello di Carpi pur mantenendo ottimi livelli viveva in una struttura non idonea anche prima del terremoto. In aggiunta la bassa modenese per morfologia e per presenze di impianti produttivi ha un clima insalubre ,con incidenze per malattie gravi che definiamo preoccupanti.

Noi crediamo che questa area in termini di salute abbia gia’ dato, i cittadini della bassa modenese pagano le tasse come gli altri ma in cambio non ricevono gli stessi servizi.

Sino a pochi anni orsono nella bassa vi erano 5 ospedali, alcuni Politici li hanno chiusi senza dare nulla in cambio in termini di servizi.

Sappiamo benissimo che piu’ l’0spedale e’ grande migliore è l’offerta assistenziale, ma sappiamo anche quale e’ la distanza col primo grande ospedale.

Distanza scomoda per patologie croniche curabili anche in un piccolo centro e pericolosa per quelle acute dove i tempi di arrivo determinano la qualita’ della vita superata la prima fase.

La bassa modenese deve essere dotata di strutture ospedaliere moderne come ha l’altra parte della provincia ,non e’ possibile che dalla via Emilia al Po’ non ci sia che quello che resta dell’ospedale di Carpi e l’ambulance-point di Mirandola, la salute e’ un diritto per tutti.

Le tasse, le bollette, hanno intenzione di farcele pagare tutte e allora ci rendano i nostri soldi in nuove strutture, ironia della sorte paghiamo anche le accise sui carburanti per la ricostruzione e allora con questi soldi ci facciano un nuovo ospedale, a nord della via Emilia naturalmente.

Quello che ci preoccupa e’ che col decreto Monti che prevede la chiusura di posti letto l’Ausl col placet di qualche Politico locale abbia gia’ intravisto quali chiudere col risultato di rimanere mazziati e cornuti.

La bassa Modenese economicamente vuole “tenere botta” ma senza problemi di salute!!!

(Libertà e Democrazia Camposanto)