Si è concluso 2 giorni fa il progetto di cooperazione e solidarietà internazionale in Mozambico promosso dalle strutture regionali di Cgil-Nexus, Cisl-Iscos, Arci e Manitese a cui hanno preso parte diversi cooperanti e volontari emiliani e modenesi.
Un’esperienza unitaria raccomandabile da parecchi punti di vista: un campo di conoscenza e lavoro in Mozambico rivolto ai giovani e alle donne protagonisti nel contrasto al dramma dell’HIV e per lo sviluppo socio-economico in Zambesia. Progetto cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
E da Modena vi abbiamo portato un contributo concreto e duraturo.
L’area del nostro lavoro è situata nelle quattro province della regione Zambesia, dove, quel grande fiume che le dà il nome, ne traccia il territorio fino all’oceano.
Questo viaggio di lavoro in agosto-settembre ha aggiunto un nuovo tassello alla moltitudine di progetti a sostegno del durissimo percorso di sviluppo mozambicano: sostenere la creazione di frutteti accanto alle scuole esistenti.
E’ un progetto ambizioso ed importante, in corso da alcuni anni, in stretta collaborazione col nostro principale partner locale, l’Unione dei Contadini (UDCM) di quella regione.
Fin dai primi giorni del nostro arrivo, ci siamo resi conto che qui i problemi hanno una dimensione enorme e comprimono ogni settore fondamentale della vita: l’alimentazione, la salute, la scuola, il lavoro.
Tra i tanti interventi possibili, abbiamo scelto quello che vuole promuovere il consumo della frutta da parte dei bambini, oggi assolutamente inadeguato. Le potenzialità del terreno per le coltivazioni sono enormi e perciò è fondamentale incoraggiare la realizzazione di “orti e frutteti scolastici”.
Negli oltre 20 giorni di permanenza, siamo andati alla scuola di Domingos nel distretto di Morrumbala che ci ha ospitato, portando il risultato della sottoscrizione aperta in Cgil a Modena e grazie alla quale è stato avviato il progetto per impiantare un primo frutteto.
La scuola invece si è impegnata a mettere a disposizione il terreno che sarà coltivato dagli alunni a partire da ottobre (per loro l’inizio dell’estate). Ogni classe avrà in dotazione una sua parte di piantine.
Perchè la scuola di Domingos?
Intanto perché oltre quel breve tratto di savana, c’è uno spazio adeguato davanti alla fitta boscaglia . Lì c’è acqua. Questa scuola è nuova, inaugurata lo scorso anno, ricostruita in muratura coi fondi di “progetto sviluppo” della Cgil nazionale e col coordinamento di Nexus Emilia-Romagna.
In verità, la scuola è aperta dal 1992, ma prima era fatta con legno, paglia ed impasto di terra, così ad ogni stagione delle piogge c’era sempre da ricostruire.
Il nostro investimento continuerà e proprio in occasione della nostra presenza per il frutteto, è stata fatta anche la posa della “prima pietra” per allargarla di altre tre aule, così i 1.026 allievi di questi villaggi avranno in tutto 7 aule e diventerà una “scuola modello”.
La sottoscrizione di Nexus per realizzare altre scuole nel distretto di Morrumbala, continua a Modena nei prossimi mesi. Sono possibili anche piccole donazioni. Chi è interessato può rivolgersi presso le sedi sindacali Cgil.
(Franco Zavatti, Nexus/Cgil Modena)
Immagine: edifici-scuola Domingos costruiti dalla Cgil