La crescente e drammatica incertezza che caratterizza la finanza locale e quindi i nostri bilanci ci spinge ancora una volta a rivolgerci al Governo nazionale per chiedere la massima attenzione ai problemi dei Comuni. Problemi che, inevitabilmente, si riversano su tutti i cittadini.
Le nostre comunità sono come sempre disponibili a fare la loro parte per affrontare insieme la difficilissima situazione dei conti pubblici nazionali. Siamo responsabilmente pronti a contribuire anche sul piano delle idee, a prendere in considerazione eventuali processi di aggregazione e fusione tra enti adeguatamente accompagnati. Scelte non più rinviabili nemmeno per gli altri livelli dello Stato e della pubblica amministrazione.
Tre anni fa, quando apponemmo in modo simbolico le croci sulle facciate dei nostri Municipi, avevamo un governo che nascondeva i conti, ci diceva che tutto andava bene e tagliava sistematicamente le risorse ai comuni. Ora siamo di fronte ad una maggiore trasparenza e alla consapevolezza della grave situazione complessiva per la quale siamo preoccupatissimi. Tuttavia non possiamo e non vogliamo, su diversi argomenti, “fare sconti” a nessun tipo di governo nazionale.
Il meccanismo della “spending review”, calato su di noi, si trasforma ancora una volta in tagli lineari che non premiano chi ha fatto meglio ma penalizzano quelle amministrazioni che offrono più servizi. Sono anni che i Comuni lavorano alla revisione della spesa, non altrettanto si è fatto nei ministeri e i risultati si vedono: il comparto dei Comuni ha ridotto significativamente il proprio indebitamento mentre la spesa corrente dello stato è aumentata.
Il “patto di stabilità” si presenta ancora oggi come uno strumento ottuso che blocca gli investimenti impedendoci di dare il nostro contributo alla ripresa dell’economia, considerato che l’80% dei lavori pubblici è realizzato dagli Enti Locali.
Il livello di autonomia finanziaria dei Comuni è vicino allo zero. La gestione dell’IMU è apparsa fino ad oggi più una beffa che non un passo avanti verso il federalismo fiscale.
Nel confronto aperto al tavolo Stato – Città i Comuni hanno presentato le loro richieste e il Governo ha preso alcuni impegni. Ora noi, con decisione, diciamo al Governo di mantenere gli impegni presi e di affrontare tempestivamente le questioni più urgenti.
Chiediamo al Governo, prima della verifica degli equilibri di bilancio prevista entro la fine di settembre:
• la revisione del patto di stabilità, per restituirci la libertà di investire sui nostri territori e dare ossigeno all’economia, facendo attenzione a tutte le ripercussioni, per esempio in riferimento all’estensione ai Comuni con meno di 5.000 abitanti
• di mantenere la promessa di riconoscere per intero ai Comuni il gettito dell’IMU per il 2013, in cambio dell’azzeramento dei trasferimenti statali
• di sbloccare entro l’anno a favore dei Comuni le somme relative all’ IMU per gli immobili comunali e procedere alla revisione della stima ICI (complessivamente circa 500 ml di euro)
Il tempo della finanza derivata, cioè basata sui trasferimenti erariali, è finito: per questo abbiamo bisogno di poter costruire i nostri bilanci su stime costruite a livello locale e dunque dotate di un alto grado di attendibilità, mentre oggi scontiamo con la vicenda Imu un’incertezza fortissima. I Comuni devono avere gli strumenti per una vera autonomia finanziaria e patrimoniale. In questo modo gli amministratori locali si vedranno restituire maggiore responsabilità e i cittadini potranno giudicarli, e votarli, a ragion veduta.
I Sindaci Reggiani del Partito Democratico
Albinea – Antonella Incerti
Bagnolo in Piano – Paola Casali
Baiso – Alberto Ovi
Bibbiano – Sandro Venturelli
Boretto – Massimo Gazza
Brescello – Giuseppe Vezzani
Busana – Alessandro Govi
Cadelbosco Sopra – Silvana Cavalchi
Campagnola Emilia – Paola Baraldi
Campegine – Paolo Cervi
Canossa – Enzo Musi
Carpineti – Leonilde Montemerli
Casalgrande – Andrea Rossi
Casina – Gian Franco Rinaldi
Castellarano – Gian Luca Rivi
Castelnovo di Sotto – Simone Montermini
Castelnovo ne Monti – Gian Luca Marconi
Cavriago – Vincenzo Del Monte
Correggio – Marzio Iotti
Fabbrico – Luca Parmiggiani
Gattatico – Gianni Maiola
Gualtieri – Massimiliano Maestri
Ligonchio – Giorgio Pregheffi
Luzzara – Andrea Costa
Montecchio – Paolo Colli
Novellara – Raul Daoli
Poviglio – Giammaria Manghi
Quattro Castella – Andrea Tagliavini
Ramiseto – Martino Dolci
Reggio Emilia – Graziano Delrio
Reggiolo – Barbara Bernardelli
Rio Saliceto – Fabrizio Bellelli
Rolo – Vanna Scaltriti
Rubiera – Lorena Baccarani
San Martino in Rio – Oreste Zurlini
San Polo d’Enza – Mirca Carletti
Sant’Ilario d’Enza – Marcello Moretti
Scandiano – Alessio Mammi
Toano – Michele Lombardi
Vetto – Sara Garofani
Vezzano sul Crostolo – Mauro Bigi