Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia i consigli contro i furti notturni nelle case. Intanto i malviventi arrestati la scorsa notte, dopo la convalida sono stati trasferiti al carcere di Reggio Emilia in attesa del processo.
Gli arresti operati la scorsa notte di tre malviventi, appartenenti ad una delle batterie del più nutrito popolo della banda delle ville, non ha certamente debellato il fenomeno dei furti notturni nelle case come peraltro rivela il tentativo di questa notte a Montecchio Emilia, non andato a buon fine grazie al risveglio del proprietario che sentendo i rumori ha lanciato l’allarme ai carabinieri che, intervenuti massicciamente, hanno di fatto messo in fuga i ladri scatenando una vera e propria caccia all’uomo nel reggiano.
L’episodio, fortunatamente senza strascichi, tuona come un campanello d’allarme ed ecco perché al fine di migliorare il dispositivo preventivo e contrastare con maggiore efficacia la recrudescenza dei furti notturni in abitazioni e ville mentre gli ignari proprietari dormono, fermo restando l’aspetto repressivo per il quale i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia stanno alacremente lavorando come dimostrano gli arresti della scorsa notte, dalla Caserma Carmana, sede del comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, partono dei consigli rivolti ai cittadini che, e di questo i Carabinieri ne sono certi, se osservati consentiranno di ottenere un ottimo deterrente per tali fattispecie delittuose, andando ad incidere favorevolmente sull’attività di controllo del territorio esercitata anche dai Carabinieri reggiani a mezzo delle dipendenti pattuglie automontate.
Si tratta di consigli – sottolineano dal comando – realizzati attraverso un’attenta analisi di tali tipologie di furti che denotano un modus operandi pressoché standardizzato.
La prima regola – rimarca lo stesso neo comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia Colonnello t. SFP Paolo Zito – è la collaborazione dei cittadini. Segnalare al 112, anche in forma anonima, ogni movimento sospetto è senz’altro un ottimo accorgimento proprio come accaduto l’altra notte a Cavriago dove, la telefonata fatta da un cittadino al maresciallo circa la presenza di una Golf sospetta in paese, ha permesso ai Carabinieri di intervenire in forza bloccando ed arrestando tre malviventi dopo una serie di furti notturni in abitazioni.
Detto questo e prediligendo i ladri “nottambuli” accedere all’interno delle abitazioni con effrazioni praticate negli infissi degli accessi posti nella zona più buia dell’immobile, una buona contromisura è quella di provvedere ad illuminare in maniera adeguata il perimetro dell’immobile. Un accorgimento che oltre a fungere da deterrente migliora – secondo lo stesso Colonnello Zito – la vigilanza esercitata dalle pattuglie dei Carabinieri in circuito. Di norma le intrusioni notturne avvengono per mezzo di fori praticati con trapani a batteria o manuali nell’intelaiatura della porta o della finestra in legno in corrispondenza della maniglia. Ecco perché chiudere gli scuri esterni delle finestre o abbassare la serranda è un ottimo deterrente. In caso di garage comunicanti con gli appartamenti buona norma sarebbe “rinforzare” la porta che dal garage conduce in casa. Tra i beni razziati vi sono i cellulari (una decina quelli trovati indisponibilità dei ladri arrestati la scorsa notte ndr) per cui buona norma – sempre secondo i Carabinieri – sarebbe quella di annottare, qualora non fatto, il numero seriale meglio noto come codice IMEI da fornire all’atto della denuncia per un miglior sviluppo delle indagini. A tali specifici accorgimenti – come sottolineato dal comando dei carabinieri di Reggio – si possono adottare altre misure come quella di installare allarmi collegati con il 112 dei Carabinieri (il servizio e’ completamente gratuito ndr), installare delle inferriate sugli infissi a maggior rischio e sostituire le porte d’ingresso vetuste e non più sicure con altre di tipo blindato con serratura europea. E’ utopistico solamente immaginare che tali accorgimenti possano estirpare in maniera definitiva la fenomenologia dei furti notturni in abitazione, ma i Carabinieri reggiani sono certi che il primo effetto benefico sarebbe quello di vedere la riduzione numerica di questi furti che si verificano sempre più frequentemente, in un fenomeno che tuttavia nella nostra provincia non assume proporzioni preoccupanti rispetto ad analoghe realtà provinciali anche limitrofe.
Intanto come accennato in premessa proseguono le indagini dei Carabinieri per gli analoghi colpi compiuti negli ultimi mesi a Reggio e provincia dove numerose sono state le abitazioni “visitate” da ignoti ladri nottetempo mentre i proprietari dormivano. I carabinieri reggiani infatti puntano molto alle indagini scientifiche dei RIS di Parma che potranno comparare le impronte dei tre malviventi arrestati la scorsa notte dopo i raid furtivi notturni in abitazioni con quelle repertate in sede dei sopralluoghi effettuati nelle abitazioni svaligiate dai ladri negli ultimi mesi.