Preoccupa anche i sindacati la possibilità che la Panini perda la licenza per le figurine dei calciatori. «La Lega Calcio e l’Associazione italiana calciatori devono rendersi conto che un’operazione di questo tipo mette a rischio centinaia di posti di lavoro, tra l’altro in una provincia già in sofferenza a causa del terremoto – affermano il segretario provinciale della Fistel-Cisl, Edmund Agbettor, e quello della Slc-Cgil, Rocco Corvaglia – La Panini ha una storia e un indotto che non si possono cancellare in nome del profitto, della finanza o della globalizzazione. Per non parlare del ruolo anche culturale delle figurine Panini, che da cinquant’anni avvicinano i ragazzi al mondo del calcio». Nei prossimi giorni Fistel-Cisl e Slc-Cgil chiederanno un incontro all’azienda, che attualmente ha 445 dipendenti, per capire meglio la situazione.





