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Domani a Modena la lezione “Classe: storia, usi e disuso di una categoria interpretativa nella tradizione antropologica italiana”

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Il Dipartimento di studi Linguistici e Culturali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia propone un ciclo di incontri dedicati alla società italiana e alla analisi delle classi sociali che agiscono al suo interno.

Le lezioni dal titolo “Classe: storia, usi e disuso di una categoria interpretativa nella tradizione antropologica italiana” promosse dal Laboratorio di Etnologia del Dipartimento, e rese possibili anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, nascono con l’obiettivo di avviare un confronto sull’uso antropologico del concetto di classe, con una particolare attenzione all’analisi dei rapporti di classe nella società italiana.

Il terzo ed ultimo appuntamento, fissato per martedì 16 ottobre 2012 alle ore 14.00 nell’Aula ex contrattisti della sede del Dipartimento (Largo S. Eufemia, 19) a Modena, e moderato dalla dott.ssa Valeria Ribeiro Corossacz, sarà incentrato su “La classe non è acqua ovvero quanto conta nel razzismo e nel sessismo”. Sull’argomento porterà il suo contributo la prof.ssa Annamaria Rivera dell’Università di Bari, studiosa dei fenomeni di razzismo e xenofobia, che affronterà il tema dei rapporti tra le categorie di classe, “razza”, etnia e sesso nell’interpretazione dei conflitti contemporanei in ambito europeo e in particolar modo in quello italiano, in riferimento al rapporto tra stranieri/immigrati e italiani.

“Gli incontri sono l’occasione – spiegano i promotori dell’iniziativa – di discutere i contorni e la rilevanza attuale del concetto di classe in antropologia, in una prospettiva storiografica, e con una specifica attenzione alle pratiche etnografiche attuali. In che modo il concetto di classe è stato integrato nel lavoro empirico di ricerca, attraverso quali mediazioni, con quali particolari declinazioni, con quali effetti; quali sono le ragioni del suo uso, del suo declino e della sua relativa scomparsa a favore di altri concetti (per esempio etnia), in particolare nell’ultimo ventennio; quali sono i suoi possibili usi nella contemporaneità, non solo e non principalmente in ambito demologico, e in riferimento alle trasformazioni dei rapporti di lavoro; come il concetto di classe può aiutarci a leggere l’attuale contesto globale di crisi economica e sociale, e in particolare le modalità in cui tale crisi sta coinvolgendo l’Italia?”.