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Policlinico di Modena: via libera all’utilizzo degli ultimi 3 piani evacuati in via precauzionale dopo le scosse di terremoto

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Il via libera all’utilizzo dei piani alti del corpo centrale del Policlinico di Modena (6°, 7°, 8° piano) viene dal parere del Comitato tecnico scientifico per l’antisismica regionale presentato, come previsto, nella giornata di ieri dal presidente dello stesso Comitato Vincenzo Petrini.

Il parere espresso riguarda il corpo centrale, che costituisce la parte prevalente del Policlinico e che ospita la maggior parte delle degenze, e verrà completato nei prossimi giorni con le valutazioni relative alla restante parte dell’ospedale.

Oltre a sciogliere le riserve circa l’utilizzo dei piani alti, 6°, 7° e 8°, il parere sottolinea la necessità di procedere ai lavori di consolidamento del corpo centrale “nel più breve tempo possibile”.

“Il parere di questo Comitato, istituito dalla Giunta regionale per la valutazione antisismica – spiega il responsabile del Servizio strutture sanitarie e socio-sanitarie della Regione Fabio Rombini – riguarda due aspetti: la valutazione dello stato della struttura a seguito del terremoto, valutazione che ha portato al via libera all’utilizzo dei tre piani del Policlinico che erano stati evacuati dopo la scossa del 29 maggio; la vulnerabilità della struttura in caso di nuove scosse e, al riguardo, utilizzando calcoli probabilistici rispetto alla possibilità di nuove scosse, il Comitato ha dato indicazioni di procedere al consolidamento dei tre piani nel più breve tempo possibile.”

“I lavori di consolidamento del corpo centrale del Policlinico – dice Licia Petropulacos direttrice generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – sono in atto da molti anni, per completarli occorre attivare gli ultimi 2 cantieri. La previsione è di iniziare nelle prossime settimane e di concludere i lavori in circa 10 mesi”.

Non appena arriverà poi il parere del Comitato tecnico scientifico per l’antisismica regionale sulle altre parti del Policlinico, il quadro di riferimento sarà completo e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena sarà chiamata a concordare con il livello regionale un piano con tempi e risorse per la realizzazione degli interventi necessari a garantire la piena funzionalità di tutto l’ospedale.