Il Lupo perde il pelo ma non il vizio! Questo devono aver pensato i Carabinieri della Stazione di Villa Minozzo e del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti quando durante l’attività di controllo del territorio hanno notato sospettosi andirivieni dall’abitazione situata nell’impervia località Pitocca del comune di Villa Minozzo già salita alla ribalta delle cronache nel marzo del 2003 allorquando i carabinieri arrestarono l’odierno 60enne e la compagna 50enne per la detenzione di circa 11 chili di hascisc di cui buona parte sotterrata nel giardino di casa.
I sospetti dei carabinieri si sono rivelati fondati in quanto il 60enne E.M. residente a Villa Minozzo proprio ieri mattina, al culmine di una perquisizione domiciliare eseguita dai carabinieri di Villa Minozzo e Castelnovo Monti con l‘ausilio di una unità cinofila dei carabinieri di Bologna, è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
A lui i Carabinieri hanno sequestrato oltre mezzo etto di hascisc suddiviso in otto dosi, materiale per il confezionamento e la pesatura, nonché circa 600 euro provento dello spaccio. L’attività condotta dai Carabinieri trova quindi la sua forza nel controllo del territorio esercitata con capillarità anche nei comuni del comprensorio montano che ha portato per l’appunto i carabinieri di Villa e Castelnovo Monti a riscontrare sospettosi andirivieni di giovani dall’abitazione del 59enne già finito nei guai nel 2003 nell’ambito dell’operazione ‘Drug in field’, ovvero droga nei campi.
E nell’ipotesi investigativa, poi rivelatasi fondata, che l’uomo nonostante i quasi 10 ani passati dal sua arresto non avesse perso il vizio i carabinieri forti del’unita cinofila giunta in ausilio dal Nucleo carabinieri Cinofili di Bologna, ieri mattina hanno fatto visita al 59enne. E’ stato lo stesso M. alla vista dei carabinieri a mostrarsi collaborativo consegnando spontaneamente 57 grammi di hascisc suddivisi in 7 dosi. Una collaborazione che però non ha impedito ai militari di proseguire nelle ricerche che seppur non hanno portato al rinvenimento di altro stupefacente hanno consentito di sequestrare materiale di confezionamento e pesatura oltre che 600 euro ritenuti provento dello spaccio. In virtù degli elementi di prova raccolti dai Carabinieri e considerata la flagranza di reato il predetto veniva condotto in caserma ed arrestato in ordine al citato riferimento normativo violato. Questa mattina il 60enne comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere dei reati a lui contestati dai carabinieri.