E’ uscita dal posto di lavoro è si è messa alla guida dell’auto diretta verso casa. Durante il tragitto un malvivente, che era nascosto all’intero, l’ha costretta a fermarsi in un luogo isolato dove è stato raggiunto da un uomo che seppur travisato è stato identificato nel suo ex marito. Costretta con forza in macchina dopo essere stata rapinata del proprio orologio è stata bendata e legata per poi essere violentata. Per quei gravi fatti, risalenti al 2003, lo scorso pomeriggio i Carabinieri di una Stazione dipendente dalla Compagnia Carabinieri di Guastalla hanno tratto in arresto un 55enne originario di Cutro e residente in un paese della bassa reggiana. L’uomo riconosciuto colpevole dei reati di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale in concorso è infatti stato condannato dal GIP del Tribunale di Modena a 4 anni e 4 mesi di reclusione. La sentenza divenuta esecutiva il 27 settembre scorso, ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena emettere l’ordine di carcerazione trasmesso al comando carabinieri dove l’uomo risiede che vi hanno dato esecuzione lo scorso pomeriggio traendo in arresto il 55enne condotto al termine delle formalità di rito presso il carcere di Reggio Emilia per l’espiazione della pena.
L’inchiesta sfociata nella citata condanna, racconta dell’ennesimo grave abuso di un uomo adulto nei confronti dell’ex moglie. I fatti risalgono al 17 ottobre del 2003 quando la vittima, una 40enne abitante nel modenese, terminato il proprio orario di lavoro saliva a bordo della propria autovettura con l’intento di rincasare. Dopo pochi minuti un individuo nascosto all’interno dell’auto, la costringeva a fermarsi in un luogo isolato dove saliva un uomo con il volto coperto (l’ex marito sosterranno le indagini poi confermate con l‘odierna condanna ndr). Quest’ultimo le strappava un orologio dal polso e dopo averla minacciata, legata ai polsi e bendata la violentava. Fu la donna a sporgere denuncia a cui sono seguite indagini che nel gennaio 2007 hanno visto il GIP del Tribunale di Reggio Emilia condannare a oltre 4 anni di reclusione l’ex marito. Quindi il ricorso in Cassazione con la sentenza che a seguito del rigetto dell’appellante è divenuta esecutiva.
Oltre all’ex marito i carabinieri della Compagnia di Guastalla hanno arrestato il complice identificato in un 30enne d’origine siciliana residente sempre nella bassa reggiana. Anche per lui è stato dato corso all’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni Penali della procura modenese, essendo stato condannato per quei gravi episodi a 3 anni di reclusione.