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Dopo la firma dell’accordo di cassa integrazione per i 371 lavoratori della ditta Terim, il vicepresidente della Provincia di Reggio garantisce l’impegno dell’ente per favorirne il rilancio

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Lo scorso 23 ottobre è stato sottoscritto in Regione un accordo per Cassa integrazione guadagni straordinaria per procedura concorsuale di un anno, per un massimo di 371 dipendenti della ditta Terim spa. Azienda a socio unico, attualmente in liquidazione, che ha 2 sedi, una a Rubiera (189 lavoratori coinvolti), e l’altra a Baggiovara in provincia di Modena (182 lavoratori coinvolti).

L’accordo è stato sottoscritto dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Provincia di Modena, dal liquidatore della Terim, dalla Fiom-Cgil di Reggio Emilia, dalla Fiom-Cgil di Modena, dalla Fim-Cisl, dalla Uilm-Uil e dalle Rsu aziendali.

La cassa si riferisce all’ammissione al concordato preventivo con cessione di beni della società da parte del Tribunale di Modena, con una sentenza depositata lo scorso 16 luglio.

“Come Provincia di Reggio Emilia stiamo seguendo la situazione dell’azienda da anni – spiega il vicepresidente Pierluigi Saccardi – Abbiamo infatti partecipato agli incontri svolti in Regione e contribuito, con le altre istituzioni locali e con le parti sociali, a creare le condizioni per cercare di dare un futuro all’azienda e ai dipendenti. Anche l’accordo dei giorni scorsi sottoscritto in Regione con le altre istituzioni locali e le parti sociali coinvolte, va nella direzione di dare respiro all’azienda con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, proseguendo, anche se parzialmente, nell’attività e ricercando, nello stesso tempo, nuove soluzioni imprenditoriali per il rilancio aziendale”.

“È molto importante anche l’apertura di un “tavolo permanente” al Ministero dello Sviluppo Economico – prosegue Saccardi – per monitorare l’evoluzione delle trattative finalizzate alla cessione d’azienda. I lavoratori dello stabilimento di Rubiera hanno anche la possibilità di utilizzare il protocollo di anticipazione sociale, che garantisce di ricevere in tempi brevi gli importi dell’integrazione al reddito, senza costi aggiuntivi, da una delle banche aderenti all’accordo provinciale. L’auspicio – conclude il vicepresidente Saccardi – è che si trovi una soluzione, dato che sono in corso avanzate trattative per la cessione dell’azienda, che dia futuro a questa importante realtà del nostro territorio e tranquillità ai lavoratori e alle loro famiglie”.