Ho ricevuto su “SOS Diritti” servizio gestito dalla Federazione del PSI di Modena, il quesito di un cittadino di Novi, di anni 78, pensionato da gestione agricoltura e con la casa di abitazione completamente distrutta dal terremoto.
Il Signor “Rossi“ sta preparando le pratiche per il ripristino della casa ed ha fatto i primi passi per accedere al finanziamento bancario,come noto pari al massimo 80 % del danno subito come previsto dal D.L. 74/2012 e come spiegato da un Assessore Regionale.
Hanno spiegato al Signor “Rossi“ che ai sensi dell’art. 3 bis della legge chiamata “Spending Review“, può accedere al finanziamento dell’ 80% del progetto presentato ed approvato, ma le rate del mutuo dovrà rimborsarle attraverso il meccanismo del “credito d’imposta“ quindi le dovrà compensare con il debito d’imposta dovuto (IRPEF, Addizionali Comunali e Regionali, IMU) sulla base della dichiarazione dei redditi.
Una prima, immediata valutazione: ma è mai possibile una cosa del genere ?
A parte il “bidone“ del mutuo e non del contributo a fondo perduto dello Stato, ma come un pensionato, un lavoratore dipendente potrà mai compensare la rata del mutuo con i redditi che si ritrova?
Credo che urge chiarimento da parte della Regione !
(Mario Cardone, Coordinatore Provinciale PSI Modena)