Home Politica Prima l’Italia: Sassuolo per un giorno capitale della politica fatta dai giovani

Prima l’Italia: Sassuolo per un giorno capitale della politica fatta dai giovani

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Tanta stanchezza ma anche volti sorridenti e soddisfatti alla fine della “maratona” di idee e di politica, intesa come forma più alta del senso civico, Prima l’Italia che ha concluso la quarta edizione de il Futuro non è più lo stesso tradizionale kermesse dell’autunno sassolese.

«Volevamo parlare di temi cari ai giovani, ma non in modo giovanilistico. Non eravamo interessati a portare grandi nomi fini a se stessi ma volevamo gente che condividesse lo spirito dell’iniziativa» spiegano gli organizzatori Alessio Pecoraro (ilCoraggioDiCambiare), Ludovico Seppilli (Muoviti per la novità) e Nicolò Mardegan (Laboratorio delle Idee).

Tanti nomi noti del mondo del Governo, della politica, dell’università, dell’impresa presenti, in collegamento o che hanno sostenuto l’iniziativa via twitter.

L’iniziativa aperta da un video sull’evoluzione ha visto discutere prima di giovani ed impresa con il presidente di Lapam-Federimpresa Erio Munari, il professor Giampiero Samorì che si candierà alla guida del Paese, i fondatori della start-up Vint@rk Alessandro Liuzzi e Simona Roda, Alberto Bertone – imprenditore dell’anno 2010 – deus-ex-machina di Fonti di Vinadio Spa che ha spiegato come la via all’eccellenza è pensare in grande da subito e che investire non vuol dire solo tirar fuori dei soldi, significa abbracciare una causa. Con loro anche Alessio Scalas di Coldiretti per presentare un’indagine sui giovani e l’agricoltura.

In collegamento Nerio Alessandri, presidente e fondatore di Technogym, ha raccontato ai ragazzi la sua storia partita da un piccolo paesino della romagna  senza nemmeno il telefono in casa. Spazio a tante domande, soprattutto di studenti universitari che hanno chiesto ad Alessandri le ricette del successo. «Siate curiosi, abbiate coraggio e seguite sempre la passione». A chi ha chiesto un impegno diretto per il governo del Paese Alessandri ha risposto che il suo impegno è fare l’imprenditore e trasformare l’Emilia Romagna nella terra del wellness: «Anche così si serve il Paese».

Spazio poi al futuro del centrodestra con l’astro-nascente Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia, l’Onorevole Guido Crosetto, il sindaco di Sassuolo Luca Caselli, l’assessore provinciale piacentino Andrea Paparo e i giovani rampanti Nicolò Mardegan e Gianmario Mariniello. Tanti applausi per tutti e l’idea comune che occorre fare in fretta per riorganizzare un centro-destra competitivo. Nunzia De Girolamo, bloccata da un impegno dell’ultim’ora, ha dato il suo sostegno alla manifestazione via Twitter.

Non si poteva non parlare di lavoro, Giuseppe Pellacani, professore di diritto del lavoro all’Università di Modena e Reggio Emilia, ha spiegato le diverse forme contrattuali, la riforma Fornero e dato il suo parere sull’attuale situazione relativa al mondo del lavoro in un dialogo a due con una giovane studentessa italo-marocchina.

Alla ripresa dei lavori spazio all’iniziativa principe, quella sui giovani e la politica. Si sono confrontati la giovane consigliera veronese del Pd Serena Capodicasa, Aldo Marchese responsabile regionale di Generazione Futuro, lo studente di economia Giacomo Poggiali, il leader dei Tea-Party Italia Giacomo Zucco, Nico Giberti, segretario Pd Albinea, Federico Ghelfi di Progetto Brugherio e in collegamento Andrea Di Sorte creatore di #FormattiamoilPdl. Tutti concordi: c’è bisogno di aria nuova in politica, di smettere con i professionisti della poltrona e puntare sulla formazione.

A sorpresa ha telefonato in diretta, per fare il suo personalissimo in bocca al lupo ai ragazzi Bruno Tabacci, candidato alle primarie del centro sinistra. Boato in sala quando lui stesso ha commentato il fenomeno del web “Marxsisti per Tabacci”.

Tutti i giovani si sono fermati ad ascoltare lo spettacolo #FacileCambiare di Alessandro Rimassa, direttore dello IED e scrittore. Tre storie di ragazzi che ce l’anno fatta, tre storie positive di coraggio e di cambiamento.

Poi collegamento con il professor Luigi Zingales da Chicago che ha parlato di Italia, di America e soprattutto di Europa rispondendo anche a diverse domande dal pubblico. A commentare le parole del noto economista la professoressa Valentina Pagliai della Fondazione Kennedy Europe e il direttore di VITA Riccardo Bonacina che ha snocciolato i numeri del volontariato in Italia: «Tre milioni di italiani fanno volontariato e offrono 700milioni di ore di lavoro». Attesissimo il video messaggio del Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Santagata, mentre problemi tecnici non hanno permesso il collegamento con Rod Snyder e Marco Cappa. Bella e concreta la testimonianza di Elisa Chisana Hoshi la blogger e globetrotter italiana che ha scelto di lasciare il posto fisso e viaggiare.

Ultimo panel aperto da un video di Allegra Salvadori, da Londra, e proseguito con il collegamento del Sindaco di Bari Michele Emiliano che ha spiegato la sua visione di centrosinistra inclusivo e non esclusivo e la sua voglia di collaborare a costruire contenitori nuovi per allargare il centro-sinistra. Non si è sottratto nemmeno alle domande provenienti dai social network e da chi seguiva l’iniziativa in streaming.

L’Onorevole Sandro Gozi, reduce da un incontro con l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, ha raccontato la mancata candidatura alle primarie del centro sinistra e la sua battaglia contro i doppi lavori dei parlamentari. Con lui Pippo Civati, probabile candidato alla segreteria del Pd e Paolo Piffer il fenomeno civico che ha attirato le attenzioni dei big. Proprio quest’ultimo ha annunciato che il suo movimento sarà presente alle prossime regionali e alle elezioni politiche.

Infine un augurio a Bobo Giachetti, che doveva esserci ma le sue condizioni di salute non glielo hanno permesso. La sua battaglia è la nostra hanno detto gli organizzatori.

«Siamo soddisfatti, non era facile ma ce l’abbiamo fatta. Usciamo tutti un po’ più ricchi dopo questa giornata». il commento di Alessio Pecoraro. «Ci dispiace per le defezioni, ma i protagonisti dovevano essere i giovani e lo sono stati”. «Abbiamo atteso il ministro Profumo – spiega Seppilli – anche solo in video ma la sua agenda era davvero complicata. In ogni caso condivide le finalità dell’iniziativa».

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