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Lega Nord: Il Museo della Resistenza di Montefiorino può diventare un problema etico e politico

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Il Comune di Montefiorino ha diffuso agli organi d’informazione la lista dei componenti del Comitato Scientifico che curerà l’allestimento di quello che un tempo si chiamava Museo della Repubblica Partigiana e che oggi si è deciso di ribattezzare, con scelta filologicamente discutibile, Museo della Resistenza.

Il sottoscritto Stefano Corti, consigliere di maggioranza con delega alle Tradizioni e alle Identità, non solo non è stato coinvolto nella decisione, ma nemmeno informato. L’atteggiamento è privo di scusanti e viola non solo il patto elettorale ma anche le regole della normale educazione.

Leggendo i nomi di questo Comitato ho però subito capito il motivo per cui sono stato escluso. I membri sono tutti di sinistra, nessuno escluso. In più salta all’occhio il fatto che coordinatore e presidente siano padre e figlio. Il primo, Massimo Valerio Manfredi, è un ottimo scrittore ma con la storia del Novecento non “c’azzecca” nulla. Il secondo, Emiliano Manfredi, poco più che ventenne, dubitiamo possa portare un contributo d’esperienza tale da giustificare questo nepotismo di fatto.

La scelta dell’amministrazione di Montefiorino presenta un problema etico e uno politico. A livello politico non capisco perché un’amministrazione di centrodestra con appoggio della Lega debba avere una sudditanza così palese e smaccata nei confronti della sinistra. Forse dietro c’è qualche cosa che non conosco? Può darsi. Nel caso farò di tutto per scoprirlo. A livello etico, con un Comitato ideologicamente così sbilanciato il rischio è che i soldi pubblici vadano spesi più per un’operazione di propaganda che non per un’iniziativa culturale.

Quindi chiedo formalmente che venga inserita nel Comitato una persona super partes, con effettive competenze storiche, che funga da garante ed impedisca derive ideologiche che con la storia nulla hanno a che vedere. Di nomi ne abbiamo tanti. L’importante è che non ci siano legami famigliari con persone già coinvolte nella questione.

Se la richiesta non verrà accolta il mio voto in Consiglio Comunale sarà contrario, con conseguente restituzione delle mie deleghe all’interno della Giunta di Montefiorino, e il problema potrebbe diventare politico.

Consigliere comunale Lega Nord a Montefiorino

Consigliere provinciale Gruppo Lega Nord

Stefano Corti