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L’Universita’ di Bologna risponde con una nota alle accuse mosse dai collettivi studenteschi

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L’Universita’ di Bologna risponde con una nota alle accuse mosse dai collettivi studenteschi  che oggi hanno messo a segno un blitz in rettorato, interrompendo la  riunione del cda dell’Ateneo, mostrando striscioni e cartelli contro  “l’universita’-azienda” e la “la spending rewiev”. I ragazzi hanno  fatto irruzione con tanto di megafono, dopo un breve corteo lungo via  Zamboni, prendendo di mira i tagli alla ricerca e le politiche del  rettore Ivano Dionigi, al quale hanno avvicinato un cartello, creando  qualche istante di tensione.

Alla protesta dei ragazzi l’Ateneo ha replicato nel pomeriggio  con un comunicato nel quale ribadisce che “per l’anno accademico  2012/2013 ha aumentato del 10% gli stanziamenti per il diritto allo  studio”. In totale si tratta di 22 milioni di euro destinati  principalmente ad soneri totali o parziali per studenti in base al  merito e al reddito (ne godono circa 14 mila studenti l’anno); borse  di studio ed agevolazioni per i ragazzi stranieri.

Per quanto riguarda le tasse di iscrizione l’Alma Mater, recita  ancora la nota, “ha deciso di non aumentare le tasse di iscrizione per il terzo anno accademico consecutivo” fatta eccezione per  l’adeguamento Istat. Infine, quanto all’Erasmus (che quest’anno ha  ricevuto solo l’80% del finanziamento nazionale), il rettore Dionigi  “stigmatizza e ritiene inaccettabile il fatto che possa essere  tagliato il fondo per il programma che – conclude il comunicato –  rappresenta una delle esperienze piu’ significative e formative per  gli studenti”.