In controtendenza rispetto al sistema bancario nazionale e nonostante la crisi, Emil Banca ha stabilizzato il rapporto di lavoro a otto ragazzi che erano in azienda con contratti a tempo determinato. «Questa è l’ennesima dimostrazione che le banche di credito cooperativo sono differenti – commenta Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca, la banca di credito cooperativo presente con 47 filiali e circa 22 mila soci nelle province di Modena, Bologna e Ferrara – Nel sistema bancario tradizionale sono stati annunciati circa 20 mila esuberi a livello nazionale; molti di questi sono nelle nostra regione, dove sia i grandi gruppi nazionali che quelli internazionali stanno tagliando gli organici o, nel migliore dei casi, non sostituiscono chi va in pensione. Nonostante gli stretti margini di manovra concessi dalla crisi, a cui si è aggiunto il dramma del terremoto, Emil Banca ha deciso di dare certezza sul futuro a giovani collaboratori che già operavano con soddisfazione reciproca».
«In accordo con i sindacati e in coerenza con il nostro contratto collettivo nazionale – aggiunge il responsabile del personale di Emil Banca, Stefano Guaraldi – abbiamo voluto non disperdere il valore umano e professionale di questi ragazzi che la nostra banca ha contribuito a formare». Intanto si è conclusa nei giorni scorsi un’altra iniziativa di Emil Banca che va nella direzione di offrire uno sbocco occupazionale ai giovani. In collaborazione con il Centro Educazione all’Europa, Emil Banca ha selezionato cinque ragazzi che partiranno per un tirocinio formativo di quattordici settimane all’estero nell’ambito del Progetto Leonardo. Il bando appena concluso è il terzo messo in campo dalla banca: la metà dei dieci ragazzi partiti fino a oggi ha trovato lavoro in un Paese dell’Unione europea.