Sorpresi a rubare in un’abitazione di Rubiera si sono dati alla fuga ma prima di allontanarsi uno dei due malviventi si è fermato e rivolgendosi alla derubata che lo aveva scoperto gli ha puntato le dita e simulando di aver una pistola l’ha minacciato riferendogli testualmente “bang bang se parli”. Un intimidazione in stile mafioso quella proferita dai malviventi che non gli ha però permesso di assicurarsi l’impunità in quanto alcuni testimoni hanno allertato i Carabinieri di Rubiera che hanno avviato le indagini riuscendo a identificare i due ladri. Con l’accusa di concorso in tentato furto aggravato in abitazione i carabinieri della Stazione di Rubiera hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due cittadini moldavi entrambi di 32 anni domiciliati a Sassuolo. Nei loro confronti i Carabinieri di Rubiera alla luce del loro profilo criminale testimoniato dalle risultanze alla banca dati, hanno anche avanzato la proposta per il foglio di via obbligatorio per 3 anni dal comune di Rubiera.
Secondo la ricostruzione investigativa i due malviventi la sera del 19 novembre scorso, previa effrazione della porta d’ingresso, si sono introdotti all’interno di un’abitazione di Rubiera con l’intento di perpetrare un furto. La loro intrusione non è passata inosservata ai due coniugi proprietari di casa che si trovavano in mansarda e che sentendo i rumori provenienti dal piano sottostente sono scesi per vedere cosa stesse accadendo. I malviventi vistisi scoperti si sono dati alla fuga con l’ultimo dei ladri che dopo aver scavalcato la recinzione si è girato verso la proprietaria di casa minacciando perchè non parlasse.
L’allarme ai carabinieri di Rubiera ha visto i militari avviare le dovute indagini che hanno portato ad una svolta grazie all’eccezionale connubio tra le preziosi testimonianze acquisite e l’attività di controllo del territorio. Infatti i Carabinieri, vagliando i fatti e le testimonianze che descrivevano i malviventi, convergevano le attenzioni investigative su due soggetti che la stessa sera del furto erano stati fermati a bordo di una Fiat Uno e sottoposti a controllo dagli stessi Carabinieri di Rubiera in Via Fontana in località, guardacaso, non lontana dall’abitazione oggetto delle loro attenzioni furtive. Le prove sulla loro responsabilità sono state poi ottenute dai testimoni che in sede di individuazione fotografica hanno riconosciuto gli odierni indagati nei responsabili del furto con “intimidazione” finale. Per i due è scatta quindi la denuncia alla Procura reggiana .