“In caso di un ripetuto mancato rispetto delle prescrizioni, Provincia e Comune potranno decidere di avviare il percorso di sospensione dell’attività”. Si conclude con quest’affermazione davvero pesante il Comunicato stampa dell’Assessore Vaccari che ci auguriamo abbia ben ponderato (e prevenuto) le eventuali conseguenze di quanto affermato. Nel caso in cui la ditta non rispettasse le prescrizioni dettate, gli Enti Locali che minacciano di sospenderne l’attività si sono preventivamente cautelati in merito ai costi della bonifica ? E se l’Emiliana Rottami dovesse decidere chiudere lasciando tutto com’è, chi effettuerà la bonifica dei due stabilimenti? A chi spetterà la rimozione delle migliaia di tonnellate di vetro accumulato?
Mai vorremmo che l’onere fosse a carico della collettività. Il nostro Gruppo Consiliare ha presentato un’ulteriore interrogazione al Sindaco per capire se, e con quale Ente (Provincia o Comune) la ditta ha stipulato un contratto di garanzia fideiussoria in grado di coprire i costi di bonifica dei due stabilimenti. I nostri Amministratori sarebbero davvero degli sprovveduti se non si fossero cautelati in tal senso nei confronti della ditta, quindi ammettendo che tale contratto esista, il nostro Gruppo Consiliare chiede di conoscerne i termini affinchè neppure un centesimo venga versato per la bonifica dai parte degli Enti Locali i cui bilanci sono già in crisi profonda. Ci mancherebbe dovessero sobbarcarsi pure l’onere spropositato della rimozione delle montagne di vetro !
Si fa presto a parlare di “sospensione dell’attività”: si tengano però presenti la portata e le conseguenze e di un simile evento e soprattutto, i nostri Amministratori si assicurino di essere in grado di gestirle. Senza oneri a carico della collettività.
(GRUPPO CONSILIARE LISTA CIVICA NUOVO SAN CESARIO LEGAMBIENTE, Il capogruppo- Sabina Piccinini)