Abbiamo presentato oggi in Regione Emilia-Romagna la proposta di legge alle Camere (PDL 3633) sull’estensione del matrimonio civile anche alle coppie dello stesso sesso. La proposta è aperta all’adesione dei consiglieri regionali che potranno sottoscriverla.
Questo tipo di Pdl è il primo caso in Italia che parte da un Consiglio Regionale e, a nostro avviso, rappresenta un fatto di particolare rilievo visto il dibattito in corso su questo tema e, più in generale, sui diritti civili tenuto conto dei rapidi cambiamenti che si stanno registrando nel mondo occidentale a proposito di diritti individuali e di libertà.
Proprio negli ultimi mesi c’è stata la svolta clamorosa di Obama, presidente Usa, che rivolgendosi “ai fratelli e alle sorelle gay” ha promesso il suoi impegno sul matrimonio egualitario mentre in diversi stati passavano i referendum popolari sui matrimoni gay dimostrando che ormai esiste un vasto consenso popolare maggioritario anche tra la popolazione.
Recentemente anche i parlamenti di Francia e Regno Unito si sono pronunciati con maggioranze schiaccianti a favore dei matrimoni anche per le coppie omosessuali.
Anche in Italia come attestano numerosi sondaggio l’opinione pubblica è ormai largamente d’accordo sull’estensione del matrimonio civile alle coppie gay. Si tratta infatti di garantire la piena uguaglianza dei cittadini lgbt e il loro diritto all’accesso a tutti gli istituti giuridici esistenti, matrimonio e adozione compresi. Non è più tollerabile che in una democrazia liberale ci siano disparità di trattamento tra cittadini di serie A che possono accedere ai diritti e doveri previsti dal matrimonio e cittadini di serie B ai quali è precluso l’accesso per una inaccettabile discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
L’assenza in Italia di una legislazione a tutela dei diritti delle coppie omosessuali produce disparità e sofferenze che non hanno ragione alcuna se non una pretestuosa opposizione ideologica e religiosa che nulla ha a che fare con uno Stato laico.
Il contributo al dibattito per una legge che vada in questa direzione che parta dalla nostra Regione, sempre all’avanguardia in termini di diritti civili, può quindi aiutare il Parlamento ad adottare una legislazione egualitaria in linea con il resto del mondo occidentale. Vogliamo poi dimostrare che il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna è altrettanto allineato sui diritti civili come lo è il parlamento inglese e il premier conservatore David Cameron.
Infine rivolgiamo l’invito ai colleghi delle altre Regioni a presentare anche nei loro consigli questa proposta di legge perché un pronunciamento corale non potrà che influire positivamente sui lavori del Parlamento nazionale.
La proposta di legge è stata redatta in collaborazione con le avvocate e avvocati di Avvocatura per i diritti Lgbti – Rete Lenford, nell’ambito della campagna FAR CRESCERE L’ITALIA, alla quale aderiamo.
(Franco Grillini, Consigliere Regionale Emilia-Romagna – Gruppo Misto e Liana Barbati, Capogruppo Idv Regione Emilia Romagna)