La ricostruzione dell’Emilia è stata al centro della campagna elettorale del Pd modenese: tra i risultati conseguiti, l’ultimo in ordine di tempo, è l’accordo per l’anticipazione di fondi di sostegno al reddito anche per i lavoratori autonomi dell’area del cratere. Il commento del coordinatore della segretaria provinciale del Pd Paolo Negro:
«Si sta concludendo una campagna elettorale al centro della quale il Pd modenese ha messo la ricostruzione dell’Emilia, con un agenda precisa di impegni e proposte, che guarda sì al nuovo Governo ma l’abbiamo accompagnata con fatti che già oggi ci fanno fare passi in avanti. Il primo punto era la garanzia del riconoscimento dei danni al 100 % per la ricostruzione di case ed imprese e in queste settimane l’impegno strenuo e il gioco di squadra del Pd ha reso questo impegno una realtà. Un’altra priorità era ed è per il Pd la solidarietà verso a chi ha visto venir meno il lavoro a causa del sisma: l’accordo di oggi tra Regione, Province e banche del territorio per l’anticipo del pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga e superare così il problema del blocco dei fondi nazionali, è un altro fatto concreto e positivo, così come l’impegno della Regione per individuare in modo rapido strumenti che consentano l’anticipazione di fondi di sostegno al reddito anche per i lavoratori autonomi dell’area, in attesa dello sblocco dei 20 milioni di euro previsti nel decreto legislativo 74. Dobbiamo continuare a parlare coi i fatti, senza promessa mirabolanti. Il futuro Governo dovrà accompagnare questo impegno e su questo abbiamo le idee chiare. Il nostro primo passo sarà avanzare una proposta di allentamento intelligente del Patto di stabilità che consenta ai Comuni colpiti dal sisma di continuare ad essere perno della ricostruzione sotto il profilo degli investimenti e del personale. Poi punteremo ad una fiscalità strutturale di vantaggio per l’area del cratere, coerente con le norme europee, che preveda interventi puntuali e mirati per le famiglie e per le imprese che investono e assumono, giovani e donne in particolare. Infine, guardando alla ricostruzione dal territorio colpito, questa nostra agenda nazionale deve essere accompagnata da una visione europea, pensandoci come un’unica grande città europea che nutra l’ambizione di competere, mettendo al centro il sapere, nell’attrazione delle risorse comunitarie dedicate in particolare all’innovazione. E’ l’unica via per risalire in fretta e metterci domani alla testa della ricostruzione del Paese».