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Ieri riunione post elezioni del Coordinamento Provinciale PSI di Modena

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Il Coordinamento Provinciale del PSI di Modena riunito il 27 febbraio con all’odg la valutazione dei risultati delle elezioni politiche generali e conseguenti iniziative politiche, augura ai compagni eletti al Parlamento, dopo anni di assenza, un buon e proficuo lavoro.

Pur nella difficoltà del momento non si può non sottolineare l’importante risultato raggiunto dalla lista del PD di Modena, appoggiata con coerenza e rispetto dei “patti” anche dai Socialisti e che ha portato all’elezione di dieci parlamentari modenesi. Un dato storico per la sinistra modenese.

In Provincia la coalizione “ Italia. Bene Comune” ha totalizzato il 42,08 % con 174.855 consensi alla Camera dei Deputati.

Il risultato del “ Movimento 5 Stelle “ con il 23,36 %, che oggi stupisce tanti opinionisti e politologi, era stato ampiamente previsto da noi socialisti, ovviamente nella completa sordità del mondo politico modenese. Basta guardare e riflettere sugli interventi dei socialisti, anche degli ultimi mesi e facilmente rinvenibili sul sito del partito modenese, per averne un chiaro riscontro. Solo per rinfrescare la memoria ai più disattenti e a titolo meramente esemplificativo: riduzione pressione fiscale, distretti produttivi, area vasta, problema “derivati”, rapporti con Hera, rimborso TIA , premi indecenti ai dirigenti pubblici, tassazione ICI/IMU cavatori e speculatori di aree edificabili, NO alla terza corsia AutoBrennero e prolungamento Sassuolo, emergenza informazione ecc. ecc.

Abbiamo messo e mettiamo in guardia dalla retorica “ giovanilista “ che si sta dimostrando fuorviante e sbagliata. Forse qualcuno si sta dimenticando i guasti alla democrazia perpetrati al suono della musichetta “ giovinezza “.

Che dire della scellerata legge elettorale: ha fatto comodo a tutti ed ha di nuovo consentito (come con Berlusconi della precedente tornata) di eleggere il 55 % dei rappresentati con il 30 % dei voti popolari . Una volta si sarebbe gridato al “ golpe “ oggi si fa finta di niente e poi ci si lamenta dell’antipolitica galoppante.

Tornando a Modena, da tempo stiamo mettendo a nudo i guasti di una politica diretta da apparati inconcludenti e la nostra parola d’ordine per le elezioni amministrative sarà sempre più convintamente “Liberiamo Modena dagli incompetenti !!!“.

Altre due considerazioni che vanno fatte per completezza di analisi e in prospettiva delle prossime amministrative del prossimo anno:

1) Noi, a differenza di tanti, non sottovalutiamo il risultato politico dell’area di centro-destra rappresentato dal PDL e da partiti e movimenti affini. Nel 2008 si presentarono uniti, raccogliendo 30.000 voti con il 26 % dei consensi. Nell’attuale competizione –hanno raccolto – in modo separato – 22.128 voti: una sconfitta, certo, ma di dimensioni meno significative di quanto ci si aspettasse e che comunque testimonia la presenza anche nella nostra realtà di un’area che continua ad esserci e che alle amministrative è pronta ad allearsi per competere.

2) Trascurato dai media locali il risultato della sinistra cosiddetta “radicale” che, pur se oggettivamente sconfitta, non può essere liquidato senza una qualche analisi di merito. Basta questo dato per rendersene conto: l’intera area di sinistra (dal PD-PSI-SEL a Rivoluzione Civile e tutto quello che ha aggregato e le liste minoritarie dei “comunisti” vari), nonostante la perdita del PD di circa 12.000 voti rispetto al 2008, ha registrato, scorporando il dato, consensi per un “blocco” SEL-Rivoluzione Civile-Comunisti quantificato in circa 6.300 voti a fronte dei 3.200 del 2008 conseguiti con la Lista “Sinistra Arcobaleno”. E’ vero che in questo dato ultimo elettorale c’è la presenza (all’interno di Rivoluzione Civile) anche di Di Pietro e dei voti dell’IdV. Il dato comunque esiste e non può non essere considerato nel quadro dei prossimi appuntamenti amministrativi.

Alla luce di queste considerazione i Socialisti sono convinti che Modena, necessita di un progetto di rilancio e governabilità sotto il titolo “Modena. Bene Comune “, senza lasciare indietro nessuno e che coinvolga chi ci sta con serietà e determinazione.

I Socialisti chiedono alle forze politiche progressiste di iniziare il confronto di merito per risvegliarla dalla “stato agonico“ nella quale l’ha portata l’assenza della politica, con l’aggravio che, dopo l’8 settembre, la “ guerra continua “ per bande non si è sopita. Basta visitare il “ Twitter veritas “ di importanti personaggi politici di primo piano per rendersene conto! Le dimissioni dell’Assessore Daniele Sitta, uomo di punta della Giunta di Modena in questi ultimi lustri, sono l’ulteriore testimonianza di questo stato agonico e dimostrano come quanto fatto nell’ultimo rimpasto di Giunta non ha per nulla risolto i problemi e le questioni di natura politica sostanziale che sono presenti nella politica locale.

Per il Nazionale si invitano i compagni eletti e la Direzione a lavorare per un esecutivo minoritario con un programma credibile e fattibile che dia risposte credibili rispetto alle tante storture insopportabili per tanti cittadini, a cominciare dalla legge elettorale, ma non solo. Democraticamente i conti si fanno in Parlamento.

(Coordinamento Provinciale PSI Modena)