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Modena, quo vadis?

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Siamo molto preoccupati per la gestione politica e amministrativa della nostra città.

Se il PD non ripristinerà al più presto le segreterie politiche, cittadina e provinciale, come luoghi di confronto attivo, dinamico e plurale, aprendole anche a chi, sino ad ora, ne è escluso, avrà vita breve a Modena.

Riteniamo non meno grave la crisi della giunta di Modena.
Numerosi progetti cittadini sono stati, negli ultimi anni, sovradimensionati, in nome del futuro cittadino, quando invece erano semplicemente progetti senza futuro.
Anche il nuovo PSC erra nel metodo e nei contenuti.
1. Sotto il profilo metodologico, è stato diffuso e discusso in commissione urbanistica un documento preliminare privo delle fondamenta su cui dovrebbe poggiare: senza il Quadro Conoscitivo, cioè i “numeri” e le analisi relative alla nostra città, non si comprende come la Giunta abbia potuto elaborare un documento di sintesi che dovrebbe indirizzare lo sviluppo di Modena per i prossimi 20 anni.
Senza questi dati, non è possibile aprire una discussione reale con la città, e il consiglio comunale non è in grado di poter prendere posizione sulle sintesi elaborate dalla giunta.
2. Sempre da un punto di vista metodologico, in altre città il PSC è stato costruito con un percorso partecipativo, di ascolto, di incontri e di apertura alle istanze della società. A Modena invece, tutti i progetti di partecipazione dal basso, avviati nella prima giunta Pighi, si sono arenati o sono stati abbandonati. Ed ora che arriva il documento di programmazione più importante che un’amministrazione può realizzare, questo documento e’ stato condiviso in modo intenzionalmente insufficiente.

3. Sotto il profilo dei contenuti, questo documento è ideologicamente materialista, Ottuso e Miope. Vengono fatti riferimenti troppo superficiali, o talvolta proprio non vengono fatti, al sociale, al welfare, alla programmazione integrata dei servizi, alle politiche di miglioramento ambientale, non c’è nessuna riflessione sugli spazi pubblici e su quelli che potranno essere, nei prossimi anni, le necessità dei cittadini sotto il profilo della socializzazione, alle strategie di aggiornamento del patrimonio edilizio, alla risorsa turismo, troppo spesso trattata con superficialità , alla cultura, risorsa economica del futuro. Anche il settore produttivo, nostra fondamentale risorsa, non è’ stato trattato se non con passaggi poco significativi, troppo semplicistici e che tendono a dare per scontato che il settore funzioni e continui a funzionare anche in futuro senza che l’amministrazione se ne prenda cura.

4. Sempre dal punto di vista contenutistico, pensiamo che se la città di Firenze ha potuto approvare un PSC a Volumi Zero, anche Modena possa avviare una riflessione di questo genere. Per quanto ancora si potrà sostenere che la crescita edilizia della città sia in grado di sostenere l’economia? Ammesso che lo abbia fatto in passato per più che per pochi gruppi! La città non può crescere all’ infinito; quanto prima lo comprenderemo e tanto prima saremo capaci di trovare le soluzioni per il nostro benessere e per quello dei nostri figli. Ma senza il quadro conoscitivo in mano, nessuno in città può esprimere un parere sensato; senza trasparenza nelle fasi di analisi dei processi della città, senza conoscere i presupposti, come si può esprimere un giudizio o fare una proposta quando interpellati?  Il rischio sarebbe troppo alto: compiere le scelte sbagliate … e abbiamo la convinzione che questi errori siano stati fatti in passato.

Manca drammaticamente “la strategia” ben rappresentata dalla domanda: Modena, quo vadis? Manca il concept, manca la vision, manca l’idea del futuro, cioè sembrano essere stati caparbiamente ignorati tutti i segnali, e la recente tornata elettorale ha fatto comprendere il peso di questa incapacità di ascolto, e pertanto manca la capacità di sintesi che è preludio alla fruttuosa ricerca della soluzione dei problemi.
Aspettiamo ed auspichiamo che ci vengano forniti i risultati di una necessaria fase di analisi ad opera dell’amministrazione ed attendiamo di conoscere qual sedi di confronto abbia in mente il Comune.
In quelle sedi formuleremo le nostre proposte.

 

Comitato Adesso! Per Matteo Renzi Modena 2.0  – Ludovica Carla Ferrari

Comitato Adesso! Per Matteo Renzi Modena Mutina –  Chiara Bassi

Comitato Adesso! Per Matteo Renzi il futuro è Adesso!  –   Francesco Prampolini