“Per la prima volta nella storia degli ultimi 20 anni, a Sassuolo c’è un’Amministrazione che ha dimostrato con i fatti la volontà politica e la capacità tecnica di trovare, proporre e condividere con la città soluzioni concrete per ridurre i tempi delle procedure e della burocrazia al fine di sbloccare la riqualificazione dell’area dell’ex Cisa Cerdisa e, con essa, quella di un intero quartiere, ferme da decenni.
Dispiace rilevare come una svolta di tale portata, capace non solo di dare il via ad un’attesa riqualificazione urbanistica ma di rimettere in moto un volano economico ed occupazionale così fondamentale soprattutto in un momento di crisi come questo, sia attaccata proprio da un movimento che fa della trasparenza e della lotta alla burocrazia e alla disoccupazione i propri cavalli di battaglia.
Nel merito, siamo pronti a rispondere e respingere al mittente punto su punto le accuse che ci sono state rivolte, invitando per il futuro a mettere da parte le armi della propaganda ed a confrontarsi nel concreto dei contenuti e delle proposte.
Lo sblocco della procedura, attraverso l’applicazione dell’art.20 della legge 40, che consente di avviare la bonifica e dimezzare i tempi per ottenere il permesso di costruire, permette di dare le gambe ad un proposta progettuale cartografica che sarà condivisa, passo passo, con tutta la città. Altro che progetti precostituiti, imposti e non condivisi.
I tempi dell’individuazione e dell’applicazione di questo articolo di legge per dimezzare i tempi delle procedure ordinarie, sono tutt’altro che elettoralmente strumentali, come si vorrebbe fare credere, ma giungono al termine di un lungo lavoro, iniziato e proseguito in un clima non certo elettorale, e sono motivati esclusivamente dalla volontà di dare il via nei tempi più brevi possibili, ad un percorso riqualificazione che avrà ricadute positive anche e soprattutto sul piano economico ed occupazionale.
L’Amministrazione, muovendosi all’interno degli strumenti urbanistici approvati nel 2007, ha definito la destinazione di quelle aree e ha previsto la possibilità di creare una multisala ed un nuova area commerciale, scegliendo contestualmente di non realizzare la galleria commerciale, prevista invece dai piani della precedente amministrazione, per non creare danno al commercio tradizionale del centro storico e per non sbilanciare il baricentro commerciale della città. Lo abbiamo detto, ripetuto e su questo continueremo a confrontarci.
Trasparenza, condivisione ed informazione sulle procedure e sul percorso progettuale sono e continueranno ad essere il nostro obiettivo.
Una cosa è certa. Stare fermi non giova a nessuno, anzi danneggia tutti. E’ il tempo delle scelte e della responsabilità, quelle che questa Amministrazione si è assunta da subito.
Insieme ai cittadini e a chi, pur in una situazione difficile, è pronta ad investire, vogliamo ridare una nuova vita ed una nuova immagine, alla porta est della città, trasformando i problemi di oggi nelle opportunità di domani. Con questo spirito illustreremo, e confronteremo gli sviluppi delle procedure, dei lavori e dei progetti, invitando gli specialisti della critica ‘a prescindere’ ad abbandonare il terreno della propaganda e a confrontarsi nel merito delle proposte”.