“Unico caso al mondo di assemblea di quartiere dove viene detto al sindaco che non può partecipare. Succede al Parco Amico. E succedono anche altre cose”. E’ questo lo sfogo del sindaco Caselli dopo l’assemblea organizzata mercoledì sera dalla Comune del Parco di Braida in cui si dibatteva della riconversione del comparto Cisa‐Cerdisa.
“Il bello è che stamattina sui giornali parlano di assemblea “aperta a tutti”. Tutti tranne me e l’assessore. Non mi sono mai sottratto al dialogo e alle assemblee pubbliche. Anche perchè poi non si può dire “nessuno ci parla” se quando chiediamo di andare ci viene detto “no, non venite”.
Io mica voglio avere ragione sul progetto, voglio solo avere la possibilità di confrontarmi e spiegare. Penso di averlo sempre fatto, a costo anche di beccarmi delle urla.
Si parla di demolire i capannoni e di bonificare l’area. Poi i progetti li condivideremo, come abbiamo sempre fatto.
Comunque non ci sono problemi. Se al Parco Amico interessa mi invitano e vado a spiegare (così poi parliamo con cognizione di causa), altrimenti convoco un’assemblea io in Piazza Piccola e ne parliamo comunque. Fiorano l’ha votato ieri, noi abbiamo atteso per avviare un percorso con i residenti, come abbiamo sempre fatto su tutto”.
«Un progetto condiviso anche con la cittadinanza». Questa la richiesta emersa dalla riunione. Parecchia gente in platea a confrontarsi sulle tante aspettative legate alla riqualificazione dell’area, circa 360mila metri quadri di estensione tra i Comuni di Sassuolo e Fiorano.
Presso la sala del Parco Amico, anche alcuni consiglieri comunali tra cui Bonettini e Morini, Santomauro, Macchioni e Megale.
Sul tema sembra ci saranno altri incontri, visto l’interesse mostrato dai partecipanti, un’occasione certa per verificare se rientrerà la polemica tra il primo cittadino e la Comune, visto che sembra che ci sia anche da parte dei rappresentanti del Parco Amico la volontà di fissare una riunione con il sindaco e l’assessore Severi per la prossima settimana.