Il Consiglio provinciale, presieduto da Gianluca Chierici, ha approvato il Bilancio di previsione 2013 con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza (Pd e Idv), contrarie tutte le opposizioni.
All’approvazione del bilancio di previsione 2013 si è giunti ad anno iniziato, come aveva ricordato l’assessore alle Risorse economico-finanziarie, Antonietta Acerenza al momento della presentazione del bilancio, “a causa della situazione di grande incertezza che ha connotato la vita amministrativa delle Province italiane negli ultimi anni, con diverse proposte di cambiamento dell’assetto istituzionale che si sono confrontate, sfociando in provvedimenti legislativi poi congelati, ma che hanno modificato il quadro di certezze entro il quale si era operato per molto tempo”.
“Il quadro di incertezza ed i tagli indiscriminati ai bilanci hanno reso assai difficoltosa l’azione di governo locale, tra annunci di risorse disponibili poi tagliate sia dallo Stato sia dalla Regione, restrizioni continue dell’autonomia fino alla negazione dei principi costituzionali”, aveva spiegato l’assessore Acerenza sottolineando in particolare l’iniquità di questi “tagli “lineari” che hanno completamente ed ingiustamente ignorato l’opera di autoriforma già messa in campo da diverse amministrazioni tra cui la Provincia di Reggio Emilia, che dal 2006 al 2011 è stata in grado di ottenere un forte recupero di efficienza della struttura organizzativa, riducendo anche le spese per Giunta (-23%), dirigenti (-54%), consulenze (-85%) e utenze”.
Proprio grazie alla gestione degli anni passati e alla scelta anticipatrice di tagliare molta parte della spesa corrente, prediligendo gli investimenti, la Provincia è stata dunque in grado di presentare un bilancio di previsione 2013 in pareggio. Una manovra complessivamente da 121 milioni e 241.385,74 euro, “sano ed attendibile”, che nonostante 11,8 milioni di entrati correnti in meno rispetto all’assestato 2012 (-18,6%) continua a puntare su investimenti consistenti, pari a 45 milioni di euro, da finanziare attraverso contributi da parte di enti e riconversioni patrimoniali per le quali gli atti amministrativi sono già in corso, così come deliberato dal Consiglio provinciale.
Come sempre, gli investimenti saranno principalmente destinati (36,4 milioni) a nuove infrastrutture e manutenzione delle strade provinciali, prevenzione, controllo e gestione del territorio, mentre altri 5,5 milioni saranno investiti per una scuola di qualità, sempre più sicura e accogliente, a partire dalla costruzione del nuovo Polo scolastico di via fratelli Rosselli. Contrasto alla crisi con il sostegno a famiglie, lavoratori, imprese e giovani (accompagnamento e start-up di imprese innovative, microcredito per l’avvio di attività imprenditoriali da parte delle donne, Sportello del cittadino, equometro e il prezioso lavoro dei Centri per l’impiego) e promozione del territorio saranno i punti cardine del lavoro dei prossimi mesi, affinché il turismo, le strutture ricettive e i prodotti tipici diventino leva strategica per lo sviluppo gli altri campi di investimento.
Il dibattito
Ad aprire il dibattito il capogruppo della Lega Nord Paolo Roggero: “Ci sono 3 argomenti su cui non ho avuto risposta in commissione e che ripropongo in consiglio. Si è parlato di un taglio delle consulenze dell’80%, a cosa si riferisce questa percentuale, le risposte avute sono state molto fumose. Promozione del territorio: da alcuni anni si sta portando avanti questo tema, ci sono statti incontri, dibattiti, assegnazioni di consulenze mi piacerebbe sapere quanto è costato tutto questo. Infine le locazioni passive. Perché non mettiamo a norma spazi nostri, di cui siamo rientrati in possesso, invece di continuare a pagare gli affitti?”.
Secondo il capogruppo di Rifondazione Comunista Alberto Ferrigno ci troviamo di fronte a un bilancio surreale: “In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, l’assessorato alla sicurezza sociale ha di fatto un bilancio inesistente, e questo anche rispetto alle altre province. Non credo ci sia molto altro da dire di fronte a una Giunta che si vanta di aver tagliato i costi del personale”.
Critica anche la posizione del capogruppo dell’Udc Mario Poli: “Anche questo bilancio si presenta con il solito schema, con questa costante del pareggio che deriva da beni e rendite patrimoniali, ci troviamo sempre di fronte a una tentata vendita che non avviene mai. Nella sostanza siamo di fronte a un bilancio che comunque non ha né slancio né prospettive”.
Stessi toni anche da Giuseppe Pagliani, capogruppo del Pdl: “In questi atti c’è già la liquidazione dell’ente. Poi leggendo non c’è una sola società partecipata dall’ente che non viva un momento di grande difficoltà. Insomma siamo veramente di fronte a un bilancio di chiusura, di liquidazione. Ci troviamo al palo dal punto di vista finanziario in un momento di crisi come quello attuale in cui sarebbero invece necessarie ben altre risorse”.
“Ma di cosa stiamo parlando? – ha invece attaccato il capogruppo di Progetto Reggio Stefano Tombari – Ci stanno smantellando, vi chiedo se ve ne rendete conto. È vergognoso che nessuno fino ad oggi abbia detto niente, la presidente non può stare zitta su queste cose. Siamo vittime di una caccia alle streghe stranamente selettiva, rappresentiamo un granello di polvere ma hanno deciso di darci in pasto all’antipolitica”.
“Mi sembra un po’ fuori tempo lo slancio di Tombari – ha replicato Fabrizio Allegretti, capogruppo del Pd – sembra quasi che nessuno si voglia rendere conto di cosa è accaduto in questi anni. Abbiamo 11 milioni di euro di trasferimenti in meno anche rispetto allo scorso anno. Siamo da anni ormai su un binario morto. Noi comunque presentiamo un bilancio in pareggio, in un momento in cui tanti non riusciranno a chiuderlo”.
Soddisfazione è stata invece espressa dal capogruppo dell’Idv Rudi Baccarani che, in premessa, ha sgombrato il campo dalle tensioni con gli alleati del Pd: “Non siamo certo noi a caccia di poltrone, ci rendiamo conto che siamo a fine legislatura, quindi la presidente faccia quello che ritiene più opportuno. Siamo soddisfatti per la costruzione del bilancio, verificheremo che il consuntivo non si discosti da questi dati. So che a volte veniamo visti come dei rompiscatole, ma rivendichiamo di aver portato avanti con il Pd dei progetti importanti”.
Positivo anche il giudizio del consigliere del Pd Simone Beghi che ha rimarcato come in una situazione come quella attuale tante amministrazioni non siano in grado di chiudere i bilanci: “I risultati ottenuti e il nostro impegno credo siano frutto di una gestione oculata”.
Secondo il consigliere del Pd Marcello Stecco il dibattito doveva essere incentrato sulla crisi: “Vorrei spezzare una lancia rispetto alla necessità di un maggiore lavoro di squadra sul territorio da parte di istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e banche per la stipula di un patto vero e proprio per uscire dalla crisi”.
Sullo stesso tema anche l’intervento della presidente Sonia Masini: “Ci troviamo in una crisi fortissima a livello internazionale che ha delle ripercussioni sul piano locale. Nei momenti di difficoltà le forze politiche devono cercare un punto d’incontro sui determinati obiettivi. Ebbene, non vedo questo sforzo da parte di tutti. Registro che ci si attarda ancora su polemiche di cui Reggio Emilia non ha bisogno.
Il nostro ente continua ad operare nella gestione ordinaria e a investire, cercando di tenere i conti in ordine. La Provincia di Reggio Emilia ha sempre amministrato bene, anche prima che arrivassimo noi. Continuiamo su questa strada. Già anni fa abbiamo compiuto operazioni di contenimento della spesa: abbiamo tagliato il personale, senza licenziare, ridotto i dirigenti e le consulenze e ottimizzato l’organizzazione del lavoro.
Abbiamo continuato a investire: sulla scuola, sulle strade. Solo nel 2012 abbiamo investito 29 milioni di euro in infrastrutture. Abbiamo dato lavoro e servizi. Dal 2004, abbiamo realizzato interventi per 60 milioni di euro per le scuole, sono stati realizzati interventi per circa 350 milioni di euro su tutti i tratti viabilistici. Abbiamo costruito oltre 140 chilometri di strade a cui vanno aggiunti i lavori di manutenzione.
La giunta è qui da quattro anni, ha impostato un lavoro che dovrebbe essere portato in fondo. Le questioni interne ai partiti sono altra cosa. C’è un lavoro istituzionale da compiere, spero che questo si possa fare con la vostra disponibilità, noi continueremo a lavorare fino all’ultimo giorno”.