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Frane in montagna e campi allagati nella Bassa Reggiana: Filippi (PDL) presenta una interrogazione in Regione

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Da anni chiedo, attraverso atti ispettivi, alla Regione un impegno concreto per risolvere i problemi idrogeologici del nostro Appennino. Per ora i risultati sono stati scarsi, i nostri amministratori si sono concentrati sulla costa e sulla Romagna. Come un orologio svizzero in questa stagione riemerge il problema frane e smottamenti, fenomeni che preoccupano particolarmente i cittadini. Fenomeni franosi si sono verificati in tutta la provincia di Reggio Emilia: a Leguigno di Casina, a Colombaia di Carpineti, a Soraggio di Castelnovo ne’ Monti, al Pilastro di Viano, ad Andrella di Ramiseto, a Brenzana di Canossa, a Cantoniera di Vetto, a Montecagno di Ligonchio, a Lugara, Corciolano, Castello, La Piola, Olmo, Monchi, Teneggia di Baiso, a Riva di Cavola e altre località dell’Appennino reggiano, oltre al rischio esondazione per i fiumi Enza e Secchia. Le preoccupazioni si accentuano in ragione delle previsioni meteorologiche che preannunciano ancora giorni di pioggia e di freddo.

Le intense precipitazioni hanno, inoltre, provocato nella Bassa reggiana l’allagamento dei campi agricoli. Mi auguro che la Protezione Civile della provincia di Reggio Emilia, il Servizio Tecnico di Bacino ed il Consorzio di Bonifica dell’Emilia centrale sappiano agire adeguatamente per prevenire danni alle persone alle e cose.

A tal proposito ho presentato un nuovo atto ispettivo alla Giunta della Regione Emilia-Romagna per conoscere quale sia lo stato dell’equilibrio idrogeologico dell’Appennino e della Bassa reggiana. Cosa s’intenda fare per contrastare il ripetersi dei movimenti franosi e degli smottamenti che ogni primavera scuotono l’Appennino reggiano ed emiliano in generale. Come si reputi di intervenire per fronteggiare l’innalzamento dei corpi idrici principali e secondari nella Bassa reggiana. Ho chiesto anche alla Giunta di predisporre un piano strutturale regionale adeguato a difesa del territorio, al fine di prevenire i fenomeni franosi.

(Fabio Filippi)