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Fabio Prandini (IDV): “Bene al blocco della terza linea dell’inceneritore, che i fondi risparmiati restino però sul territorio”

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termovalorizzatore_4Adesso che si sono risparmiati, quei 50 milioni necessari all’ampliamento dell’inceneritore di Modena, sarebbe opportuno che restassero comunque sul territorio. Sarebbe opportuno che le istituzioni facessero pressione affinché almeno una parte di quel”investimento serva a migliorare il servizio sul territorio, e anche come Italia Dei Valori ci impegneremo in questa direzione. Sarebbe opportuno investire su soluzioni che servano a ridurre la quantità di rifiuti o ad aumentare la percentuale della differenziata e il riciclaggio. Per ridurre il quantitativo dei rifiuti si potrebbe pensare di aiutare i comuni ad installare più case dell’acqua, oppure, come è stato sperimentato in Veneto e Lombardia, sostenere le Ong che promuovono una raccolta intelligente e il riutilizzo del rifiuto in altri ambiti. Oppure sarebbe opportuno dare una mano ai comuni, specialmente quelli della bassa e della montagna, ad ampliare la capacità delle loro stazioni ecologiche per migliorare il servizio sul territorio e aumentare probabilmente anche la raccolta. Si potrebbe pensare anche di fare un investimento più importante e lanciarsi direttamente nella catena del riciclaggio. L’industria del riciclo degli imballaggi, ad esempio, ha toccato i 9,5 miliardi di euro di fatturato nel 2011, è cresciuta nel 2012 e le stime vedono il settore in crescita fino al 2016. Investire in questa direzione sarebbe anche un modo per incentivare i cittadini al riciclo, creare occupazione e magari ricavare anche un utile.

Che l’impianto fosse sovradimensionato, e che la terza linea fosse un investimento inutile, era stato portato più volte all’attenzione delle istituzioni. Fortunatamente grazie anche alla posizione presa dall’Europa, in merito agli impianti di incenerimento, siamo riusciti ad evitare un cattivo impiego di risorse, adesso però cerchiamo di non perderle.