Home Economia Filippi (PDL): “la Regione interpella la Banca d’Italia per favorire le imprese”

Filippi (PDL): “la Regione interpella la Banca d’Italia per favorire le imprese”

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Martedì scorso in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna si è discusso del progetto di legge, primo firmatario Fabio Filippi, “Creazione di una banca dati telematica per la tutela e la sicurezza delle aziende regionali”. La maggioranza di sinistra ha inopinatamente optato per la bocciatura del disegno di legge.

Solo una flebile apertura, l’assessorato alle attività produttive si è impegnato a ricercare una collaborazione con la Banca d’Italia per fornire dati sulla solvibilità delle aziende. L’esponente dell’Idv Mandini ha condiviso le finalità della legge, con l’auspicio di trovare soluzioni ai problemi “attraverso non una proposta di legge, ma per mezzo di una convenzione con il settore rischi della Banca d’Italia”.

Anche il Consigliere Pd Alessandrini ha espresso condivisione su finalità e obiettivi del provvedimento presentato da Filippi.

Ci rammarichiamo – ha dichiarato Filippi – per la decisione della sinistra di non approvare la mia proposta di legge, si assumono così la responsabilità di rinunciare a uno strumento utile alle imprese sane. La crisi economica ha acuito i problemi in ambito contrattuale e commerciale. Le irregolarità, gli inadempimenti, le frodi sono in costante aumento, così come le cause pendenti e i contenziosi.

Sempre più numerose sono le cosiddette “società fantasma”, create ad hoc per truffare i cittadini e lo Stato, imprese che nascono e dopo pochi mesi, sommerse dai debiti, scompaiono, dichiarando fallimento.

È, quindi, più che mai necessario individuare tutti gli strumenti utili a tutelare la parte sana e competitiva del sistema imprese dell’Emilia-Romagna, nella consapevolezza che il rilancio dell’economia regionale non può essere svincolato da una particolare e attenta tutela delle piccole e medie imprese e anche dei piccoli esercizi.

L’attivazione di una banca dati telematica, una sorta di database analogo a quello utilizzato dalle banche (la Centrale dei Rischi), sotto la gestione della Regione, rappresenterebbe certamente uno strumento utile per tutti coloro che lavorano in modo onesto.

Le nostre imprese, se il progetto di legge fosse stato approvato, avrebbero la possibilità di conoscere tempestivamente l’affidabilità e la solidità di chi opera nel mercato.

Le motivazioni addotte dagli esponenti della maggioranza a sostegno del voto negativo ci sembrano deboli ed inconsistenti. La sinistra regionale a parole dice di perseguire la via dell’informatizzazione e della trasparenza in economia, ma a fatti agisce esattamente al contrario. La votazione di martedì ne è un fulgido esempio”.