Ci ha pensato la Guardia di finanza a fermare l’agonia del Temple Bar o di quel che ne è rimasto dopo due anni di cura Caselli. Un locale comunale affidato in gestione che viene chiuso dalla Guardia di finanza è un’autentica vergogna, che la città di Sassuolo non aveva mai dovuto subire e di cui l’amministrazione Caselli deve necessariamente rendere conto in tempi rapidi e nel modo più chiaro possibile.
Ai gestori e all’amministrazione, che sottolineano spesso la mancanza di contributi pubblici e i pesanti lavori di ristrutturazione affrontati per rilanciare il Temple, si può tranquillamente dire che la delibera di giunta 145 del giugno 2011 assegna alla ristrutturazione del Temple Bar oltre 21mila euro, di cui 15mila provenienti da un finanziamento regionale e altri 6mila concessi da Sgp, per adeguamento e ristrutturazione.
Altri soldi sono stati spesi per l’adeguamento dell’impianto audio del teatrino e per acquisto di oggetti vari.
Come per tante altre cose messe malamente e precariamente in piedi da questa amministrazione rimane la medesima domanda che ormai quotidianamente il PD rivolge ai Sassolesi: chi deve controllare i servizi comunali se non il Sindaco? Chi ne risponde? Il Sindaco deve stare davanti ai problemi non nascondersi dietro le fantomatiche responsabilità di altri.
Tornando al tema di oggi, il Temple bar, ormai nessuno, ne i cittadini né i tanti giovani che frequentano la struttura si accontenta di un generico guardiamo avanti come se fosse successo solo un piccolo disguido o un incomprensione tra diverse realtà. Con quale credibilità quest’amministrazione continuerà a fare i controlli nei tanti circoli del territorio, quando nella sua struttura principale, la casa nel parco, molto veniva fatto senza il rispetto delle regole? Le dimissioni del Sindaco sarebbero davvero un atto di sensibilità e dovuto alle istituzioni troppo spesso mal amministrate da Sindaco e Giunta.
(Gruppo Consigliare PD Sassuolo)
***
Testo interrogazione
Al Presidente del Consiglio comunale Francesco Rubino;
Al Sindaco Luca Caselli;
All’ Assessore alle Politiche giovanili Francesca Buffagni;
INTERROGAZIONE CONSIGLIARE
PREMESSO CHE:
– con la disposizione n.16 del 15/02/2011 SGP, la società patrimoniale del Comune di Sassuolo ha assegnato in concessione i locali presso la Casa nel Parco alla associazione “Casa nel parco” che è risultata prima nella procedura comparativa mediante avviso riservato alle associazioni;
CONSIDERATO CHE:
– l’associazione “Casa nel Parco” che attualmente gestisce la struttura comunale in Largo Bezzi si è aggiudicata il bando grazie ad una programmazione di eventi che garantisse la funzione aggregativa e culturale per i giovani;
– questa programmazione è stata scarsissimamente portata avanti in questi anni di gestione;
– non sono mai stati presentati i bilanci consuntivo e preventivo al termine di ogni anno di gestione come prevedeva il bando;
– dopo i controlli effettuati presso la Provincia è risultato che l’associazione che gestisce le strutture della Casa nel Parco non è ( e quindi non era, al momento del bando comunale) iscritta al registro provinciale delle associazioni;
– l’iscrizione al registro provinciale delle associazioni era requisito necessario per la partecipazione al bando;
– dopo un controllo della Guardia di Finanza, l’associazione “Casa nel Parco” decide di terminare la sua attività di gestione di questa struttura comunale il 23/07/2013;
SI CHIEDE DI SAPERE:
– se l’Assessore con delega alle Politiche giovanili era a conoscenza della mancata iscrizione al registro provinciale delle associazioni e perchè la domanda di iscrizione all’albo delle associazioni è stata rigettata;
– se nell’insieme di associazioni che hanno vinto il bando c’erano persone o associazioni riconducibili ad Assessori o Consiglieri comunali;
– perché sono stati assegnati con delibera di giunta 145 del giugno 2011 euro 21,000 ( di cui 15,000 provenienti da un finanziamento regionale e 6,000 concessi da SGP) per la ristrutturazione della Casa nel Parco, quando la manutenzione doveva essere effettuata a carico dei nuovi gestori;
– se dopo l’ennesimo fallimento gestionale non si ritengono opportune le dimissioni del Sindaco e dell’Assessore alle Politiche giovanili;
(Giulia Pigoni – Sonia Pistoni – Susanna Bonettini – Sandro Morini)