“Oggi il Ministero dell’Interno, nella persona del sottosegretario Manzione, ha risposto alla mia interrogazione presentata insieme ad altri trenta senatori Pd, fra cui le bolognesi Rita Ghedini e Francesca Puglisi, ribadendo che “la gara al massimo ribasso per la gestione dei CIE ha prodotto una distorsione della gara: occorre modificare i criteri stabiliti da Maroni nel 2008. Il sottosegretario ha aggiunto che “Occorre ripensare la struttura dei CIE per eliminarne le storture e diversificare i costi di gestione a seconda della dimensione dei Centri di Identificazione e di Espulsione””. Lo dichiara Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico.
“L’ interrogazione, presentata insieme a due analoghe dei sen. Stefano Vaccari e Pamela Orrù che trattavano dei CIE di Modena e Trapani, assegnate allo stesso Consorzio L’Oasi, contestava al Ministro degli Interni le modalità di aggiudicazione delle gare al massimo ribasso e chiedeva il superamento dei CIE”.
“Rimane – ha replicato Lo Giudice- il problema della violazione quotidiana dei diritti umani e della dignità delle persone recluse in questi centri di cui il governo e le istituzioni devono farsi carico. Occorre superare la logica dei CIE, che peraltro si è dimostrata inefficace, con soltanto l’1,5 % di espulsioni rispetto al totale dell’immigrazione ittegolare presente nel nostro paese”
“Lunedi saranno depositate- conclude Lo Giudice- nei due rami del Parlamento le mozioni PD a prima firma Zampa e Ghedini che chiedono di ripensare radicalmente l’attuale sistema di detenzione amministrativa, garantire che tali pratiche avvengano nel massimo della trasparenza e, soprattutto, del rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona, rendere più accessibili le regolarizzazioni e gli ingressi legali e rivedere gli aspetti di carattere normativo, organizzativo e gestionale dei CIE”.