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Metalmeccanici: firmato il contratto nazionale di lavoro Confimi

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Claudio_MattielloFim-Cisl e Uilm-Uil di Modena esprimono piena soddisfazione per la firma del contratto nazionale di lavoro delle piccole e medie aziende metalmeccaniche aderenti a Confimi. L’accordo interessa a livello provinciale oltre 300 imprese nelle quali lavorano alcune migliaia di addetti (400 mila a livello nazionale). «Questo contratto nasce dalla volontà di rilanciare il sistema produttivo locale e nazionale, ma anche dall’esigenza di imprese e lavoratori di riconoscersi in un contratto nazionale pienamente rappresentativo. Infatti – spiegano il segretario provinciale Fim Claudio Mattiello e quello Uilm Alberto Zanetti – a Modena e nella quasi totalità delle province emiliano-romagnole la Confimi ha soppiantato la Confapi come associazione di riferimento per le piccole-medie imprese». Mattiello e Zanetti affermano che quello siglato da Fim-Uilm e Confimi non è un contratto separato, bensì un nuovo contratto che, per contenuti e modalità, è migliorativo rispetto all’intesa del 29 luglio tra Fiom e Unionmeccanica-Confapi. Lo dimostra per esempio la parte economica, a partire dal salario: l’aumento medio è di 130 euro in 36 mesi, contro i 131 euro in 41 mesi del contratto Confapi-Fiom. «Il nostro ccnl prevede interventi mirati a sostenere le aziende in crisi e favorire la crescita, un miglior trattamento per le malattie gravi e lunghe, una disciplina dei congedi parentali più rispondente alle difficoltà familiari.

Inoltre – continuano Mattiello e Zanetti – l’intesa comprende un regime di flessibilità degli orari che conferma la durata a 40 ore ordinarie e che, con accordo a livello aziendale, può avere la plurisettimanalità a 48 ore e a 32 ore in quella successiva, nuove normative sul part-time. È confermato il fondo di previdenza complementare e sarà istituita la sanità integrativa ad adesione volontaria». Per Fim e Uilm il nuovo ccnl permette alla rappresentanza sindacale di arrivare, attraverso la contrattazione di secondo livello (azienda e/o territoriale), a forme di detassazione a favore dei lavoratori. Mattiello e Zanetti auspicano che anche le altre organizzazioni possano sottoscrivere l’accordo raggiunto, che garantisce un equilibrio tra le esigenze delle piccole-medie imprese e la tutela dei lavoratori. Fim e Uilm modenesi annunciano che nei prossimi giorni partiranno le assemblee nelle aziende che applicano il contratto Confimi.