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Bologna: compie 10 anni la Festa Internazionale della Storia

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CartolinaFdSDal 19 al 27 ottobre 2013 si svolgerà la decima edizione della Festa internazionale della Storia, organizzata dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, dal Laboratorio Multidisciplinare di Ricerca Storica (LMRS) in concorso con l’Alma Mater e la collaborazione di associazioni, scuole e istituzioni. Il tema portante di questa decima edizione “Noi, Storia e Futuro” sarà sviluppato da ospiti nazionali e internazionali in oltre 250 eventi tra convegni, incontri, mostre fotografiche e spettacoli.

Da dieci anni la Festa propone la storia attraverso i diversi settori delle attività e delle espressioni umane – l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, l’alimentazione, il lavoro, la moda, lo sport – coinvolgendo studiosi, insegnanti, studenti e cultori e mobilitando innumerevoli risorse e istituzioni culturali (biblioteche, musei, associazioni, scuole, università). Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future.

La multiforme manifestazione a carattere nazionale e internazionale ha reso Bologna “capitale della Storia” mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo.

Nelle nove edizioni precedenti si sono tenuti 1.799 eventi, le presenze sono state complessivamente 385.016, i soggetti attivi (tra relatori, interpreti, coristi, musicisti) sono stati 15.792. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti e l’ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa.

La Festa nasce dalla collaborazione attiva di una rete di centinaia di soggetti, con l’obiettivo di conoscere, tutelare e valorizzare le radici e gli antecedenti del presente, affrontando gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia, ma anche legati all’ambiente, all’economia, alle relazioni e alle comunicazioni. A riprova dell’ottima fama e dell’importanza della manifestazione, anche quest’anno la Festa Internazionale della Storia ha ricevuto l’Alto Patronato da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e di tutte le autorità e le istituzioni locali, tra cui la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna.

Per l’edizione 2013 verrà confermato il premio “Portico d’oro” intitolato a Jaques Le Goff, a riconoscimento di figure, opere ed iniziative che si siano distinte nella diffusione e nella didattica della storia, coniugando correttezza, attendibilità ed efficacia comunicativa. Il premio verrà conferito al prof. Franco Cardini, si fregia dell’intitolazione a Jaques Le Goff, assunta ufficialmente a Parigi direttamente dal grande storico francese il 9 ottobre del 2008, e si avvale, oltre che della sua sovrintendenza, della partecipazioni di alcuni dei più apprezzati storici italiani ed europei. Il legame attivato con Le Goff è la premessa prestigiosa ad un premio unico in Europa, che rilancia il ruolo di Bologna come centro di elaborazione e irradiazione della cultura e le sue capacità di attrazione e ospitalità.

La Festa si aprirà sabato 19 ottobre con la rievocazione storica del “Passamano per San Luca”, evento che per tradizione inaugura la più grande e autorevole manifestazione del genere in Europa.

 

Tra gli appuntamenti di rilevo per l’edizione 2013, citiamo:

– Il Passamano per San Luca, rievocazione storica. Sabato 19 ottobre dalle ore 10 alle 13, Arco del Meloncello, Chiesa Santa Sofia, Bologna

– Il Passamano della solidarietà. Storia e futuro della cooperazione internazionale a fine umanitari, tavola rotonda. Sabato 19 ottobre ore 15, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Camminando sulla storia: la piccola Cassia, convegno. Lunedì 21 ottobre ore 9, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Cittadinanza femminile plurale. Gli archivi dell’Udi per una storia del welfare in Emilia-Romagna, convegno. Lunedì 21 ottobre ore 15, Soprintendenza Archivistica per l’Emilia-Romagna, Sala Enea, Strada Maggiore 51, Bologna

– Amare la politica. Ieri, oggi e domani?, convegno. Lunedì 21 ottobre ore 15.30, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– La cultura del restauro nell’età di Rubbiani. Opere, documenti e identità rubana, in occasione del centenario della morte di Alfonso Rubbiani, convegno. Martedì 22 ottobre, ore 9, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Per la rassegna “Il cibo fa storia”, La mortadella, storia di un mito, convegno. Mercoledì 23 ottobre dalle ore 9 Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Profili biografici di sindacaliste emiliano-romagnole 1880-1980, convegno. Mercoledì 23 ottobre ore 14.30, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– La memoria maltrattata: il secondo Corpo d’armata polacco d’Italia in Emilia, tavola rotonda. Giovedì 24 ottobre, ore 10, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Il racconto della perfezione, tavola rotonda. Giovedì 24 ottobre, ore 15, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Essere a scuola: il luoghi e gli spazi. Riflessione nel tempo della ricostruzione, convegno. Giovedì 24 ottobre, ore 15, Sala del Risorgimento, Museo civico archeologico, Via de’ Musei 8, Bologna

– Bene comune tra storia e futuro. Mezzo secolo di Unipol, una storia scritta guardando il futuro, tavola rotonda. Venerdì 25 ottobre, ore 9.30, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Consegna del Premio internazionale il “Portico d’oro – Jacques Le Goff” a Franco Cardini, con Lectio Magistralis. Venerdì 25 ottobre, ore 15, Sala della cultura, Palazzo Pepoli, Museo della storia della città, via Castiglione 8, Bologna

– Leonardo e Machiavelli, conferenza. Venerdì 25 ottobre, ore 18, Sala del Risorgimento, Museo civico archeologico, Via de’ Musei 8, Bologna

– Acqua, prima fonte di cibo e comunità, tavola rotonda. Sabato 26 ottobre, ore 9.30, Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6, Bologna

– Educazione e Bologna: una storia…in comune, tavola rotonda. Sabato 26 ottobre, ore 15, “Sala Silentium”, Quartiere San Vitale, Vicolo Bolognetti 2, Bologna

– Le rivolte arabe. La transizione incompiuta, tavola rotonda. Sabato 26 ottobre, ore 17, Sala della cultura, Palazzo Pepoli, Museo della storia della città, via Castiglione 8, Bologna

– Tutela e futuro: collezionisti e collezioni che una legge ha consegnato alla storia, tavola rotonda. Domenica 27 ottobre, ore 16.30, Aula “Gnudi”, Pinacoteca, Via Belle Arti 56, Bologna

– L’uomo degli specchi, tavola rotonda. Domenica 27 ottobre ore 21, Aula magna Santa Cristina, piazzetta Morandi 2, Bologna

– Così si gioca solo in paradiso, evento per i 50 anni del Bologna Fc, tavola rotonda. Giovedì 31 ottobre, ore 17.00, Sala della cultura, Palazzo Pepoli, Museo della storia della città, via Castiglione 8, Bologna

 

E poi tanti altri eventi: visite guidate per piccoli e grandi, cicli di incontri, laboratori didattici, presentazioni di volumi con l’autore, spettacoli, concerti, mostre fotografiche. Interverranno grandi ospiti tra i quali: Alessandro Barbero, Andrea Mingardi, Susanna Camusso, Franco Cardini, Mario Martone, Alessio Lega, Italo Cucci, Barbara Frale, Piero Mioli, Louis Godart, Massimo Campanini, Eugenio Riccomini, solo per citarne alcuni.

 

Cittadinanza femminile: gli archivi Udi (Unione donne in Italia) per una storia del welfare in Emilia-Romagna. Una giornata di studio a Bologna nell’ambito del Festival della Storia

La decima edizione del Festival della Storia ospita “Cittadinanza femminile plurale. Gli archivi Udi per una storia del welfare in Emilia-Romagna”, un seminario promosso dalla rete regionale degli archivi dell’Udi (Unione donne in Italia) e dal Centro documentazione Donne di Modena, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna (Assessorato alla Cultura), la Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna (Saer) e l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibacn), che si terrà il prossimo 21 ottobre a Bologna, dalle ore 15 alle 18,30, presso la Sala di Enea della Soprintendenza Archivistica per l’Emilia-Romagna (strada Maggiore, 51).

Il seminario, cui parteciperà l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, conclude il progetto “Welfare in Emilia-Romagna: una storia di donne. Gli archivi dell’Udi raccontano”, finanziato col contributo della Regione Emilia-Romagna, e si propone d’illustrare l’esito di oltre un anno di approfondimento e di ricerca su uno dei complessi documentali più importanti della storia delle donne in regione per il periodo 1945-1982. La ricerca è stata incentrata sul tema del welfare: come viene declinato nella politica dell’associazione che ha contribuito a realizzare un sistema di servizi di eccellenza? In che modo questo emerge dagli archivi e dai loro inventari, accesso privilegiato alla documentazione?

L’Emilia-Romagna si è storicamente caratterizzata per un sistema di welfare di eccellenza, grazie alla sua cultura civica e all’assunzione della realizzazione di una piena cittadinanza come obiettivo costante e condiviso dalle Istituzioni, dalla società civile e le sue forme organizzate. L’Udi, Associazione femminile nata nel 1945, è stata uno dei soggetti protagonisti nella realizzazione di questo sistema, attraverso l’elaborazione di un pensiero e di una visione tesi ad affermare una nuova concezione della relazione fra lavoro produttivo e funzione riproduttiva delle donne e delle donne come soggetti di nuovi diritti, fra cui quello fondamentale all’autodeterminazione. Fin dal primo dopoguerra, l’Udi si impegna attivamente per l’apertura di asili nido, scuole materne e doposcuola, sia per consentire alle madri di lavorare fuori casa sia per realizzare un preciso progetto per l’educazione delle nuove generazioni. Il trentennio che va dagli anni ’50 a tutti gli anni ’70 si connota per l’intensità di azioni ed iniziative che, grazie alle sinergie fra le istanze del movimento delle donne e le elette nelle Istituzioni locali e in Parlamento, produrranno importanti e fondamentali avanzamenti nell’accesso al lavoro, nei trattamenti retributivi e previdenziali, nella regolamentazione del lavoro a domicilio, nella costruzione di una fitta rete di servizi per l’infanzia. La conquista dei consultori a supporto della salute riproduttiva e nuovi diritti civili come il divorzio, il nuovo diritto di famiglia e il diritto di decidere sull’interruzione volontaria della gravidanza, inoltre, hanno riconosciuto le donne come soggetti.

Gli archivi dell’Udi conservano un patrimonio documentale che testimonia questo lungo percorso e consente di ricostruire e collocare storicamente il ruolo ricoperto dalle donne nel miglioramento della qualità della vita per tutti.

 

Programma: http://www.festadellastoria.unibo.it/