“La legge di stabilità presentata dal Governo esclude dal beneficio fiscale i lavoratori autonomi, piccole imprese e pensionati e offre ai lavoratori dipendenti interessati dall’intervento, solamente il 38% del totale dei contribuenti, sgravi medi per appena 8 euro al mese. Una delusione al limite della presa in giro. Il quadro di riferimento del mondo del lavoro e della produzione di Modena è in sofferenza. Servono provvedimenti davvero efficaci e soprattutto coraggiosi per rispondere alla necessità oramai non più eludibile di un aiuto serio e concreto del tessuto produttivo modenese e più in generale di tutta la Regione”.
È l’appello lanciato dal Consigliere regionale Andrea Leoni in un’interrogazione alla Giunta regionale a seguito del disegno di legge di Stabilità approvato dal Consiglio dei Ministri.
“La Legge di stabilità è, per ora, una misura impalpabile e sottodimensionata e non in grado di dare quella scossa necessaria per la ripresa. A livello nazionale l’attuale trend negativo, che investe il comparto del commercio e del turismo, a fine 2013 ci porterà all’enorme cifra di 70 mila chiusure di attività. Un andamento che si conferma anche per il territorio della provincia di Modena dove, nei primi 8 mesi dell’anno, nel settore del commercio al dettaglio si sarebbe registrato un saldo tra nuove aperture e cessazione di attività tra i peggiori a livello regionale.
Chiedo quindi alla Giunta regionale quali risposte si intendano dare al mondo del lavoro e della produzione che giustamente denuncia l’insufficienza e l’ennesima occasione, parzialmente mancata, non all’altezza della lunghezza e gravità della crisi. Serve un maggiore intervento sul costo del lavoro e sull’abbassamento della tassazione per questo – conclude Andrea Leoni – voglio sapere quali iniziative la Regione Emilia Romagna intende assumere per sensibilizzare il Governo nazionale sulla necessità che il Disegno di Legge di Stabilità sia profondamente modificato in Parlamento”.