Home Ambiente Ambiente, sen. Vaccari (PD): “La legge di stabilità inverte una tendenza”

Ambiente, sen. Vaccari (PD): “La legge di stabilità inverte una tendenza”

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Dopo anni, il 2013 in primis, in cui sono stati tagliati pesantemente gli stanziamenti a favore del Ministero dell’Ambiente con l’attuale Legge di stabilità si registra un’inversione di tendenza che segna una nuova attenzione verso le politiche ambientali”: è quanto sostenuto dal senatore modenese del Pd Stefano Vaccari in qualità di relatore in Commissione Ambiente sulla legge di stabilità 2014. Vaccari ha, infatti, costruito il parere che la Commissione Ambiente ha reso a quella di Bilancio, parere approvato con il solo voto contrario di Sel e Lega Nord. “Lo stanziamento complessivo per il 2014 sarà di 509,5 milioni di euro, con provvedimenti relativi a difesa del suolo, bonifiche e tutela e gestione delle risorse idriche. – ha spiegato il senatore Vaccari – Si tratta, comunque, di importi che noi giudichiamo ancora insufficienti rispetto alle urgenze dell’attuale situazione”. Sulla difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico vengono stanziati 180 milioni nel triennio 2014-2016 ma ciò non basta. Si è chiesto di sbloccare i 600 milioni già disponibili e stanziati nel triennio precedente su opere immediatamente cantierabili e di escludere dal Patto di stabilità la parte di cofinanziamento dei Comuni e delle Regioni. In questo modo l’effetto moltiplicatore a sostegno di interventi di promozione sarebbe maggiorato. Per la bonifica delle discariche abusive, in modo da superare le crisi in atto e sanare la procedura di infrazione comunitaria, i 60 milioni stanziati per il biennio non basteranno e allora, si propone, di affiancare altre misure per integrarli, come lo sblocco delle risorse e i beni confiscati alla criminalità organizzata da convogliare nella messa in sicurezza, ad esempio, della zona della Terra dei fuochi. Tra le righe della relazione, inoltre, si ritrovano altri giudizi di merito sulle norme più discusse tra quelle annunciate dal Governo. Perplessità vengono espresse anche sui meccanismi di calcolo del nuovo tributo sui servizi comunali, Trise, per la parte relativa alla gestione dei rifiuti: “Si reputa incoerente sotto il profilo economico e iniquo sotto il profilo della imposizione fiscale – si legge nel parere della Commissione Ambiente – individuare, quale base imponibile della componente a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, il possesso o l’utilizzo di beni immobili”. Infine, una doppia raccomandazione: “Da una parte – ha concluso il senatore Vaccari – parlando della risorsa “acqua” si rammenta la necessità di una riconsiderazione dell’intera materia a seguito del referendum e della stagione di sensibilizzazione per l’acqua pubblica. Dall’altra, invece, in materia di “Ecobonus” si raccomanda la conferma delle detrazioni incentivanti così come prorogate fino al 31 dicembre 2015, in quanto rappresentano una certezza importante per cittadini ed imprese per pianificare investimenti di riqualificazione energetica e idrica del patrimonio edilizio esistente, e si propone di estendere la platea dei beneficiari anche alle imprese che vogliono riqualificare gli edifici dall’amianto e installare tetti fotovoltaici”.