Alla Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni se ne sono accorti da tempo: la crisi del sistema industriale italiano si riflette anche nelle iscrizioni alle scuole superiori. Nel 2013, secondo dati Coldiretti, si è avuta una crescita consistente delle iscrizioni nelle scuole alberghiere, di turismo e agraria, con oltre 46.600 mila iscritti (quasi uno su dieci neoiscritti alle superiori), contro i 21.500 giovani che hanno scelto istituti professionali con indirizzo industriale.
«Alla base di questo fenomeno ci sono, a nostro parere, due motivi – commenta Giovanni Corsini, amministratore dello Ial Emilia-Romagna, la società Cisl per la formazione professionale che gestisce la Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni – Il primo è che oggi i media promuovono in modo positivo la figura dello chef; il secondo è che, a differenza di altri settori, l’enogastronomia e ospitalità alberghiera crea ancora opportunità di lavoro. Ai nostri allievi, però, ricordiamo sempre che iscriversi a un istituto alberghiero comporta impegno e passione. Anche dopo l’ingresso nel mondo del lavoro non devono mancare le occasioni di formazione e aggiornamento professionale attraverso le quali sviluppare la curiosità e la creatività, qualità necessarie – conclude Corsini – per soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione». Sono 271 gli allievi iscritti quest’anno alla Scuola Alberghiera di Serramazzoni. Del resto, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21 per cento) o fare l’impiegato in banca (13 per cento), mentre il 50 per cento degli italiani ritiene che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro. Non a caso alla Scuola Alberghiera di Serramazzoni vanno forte anche i corsi per operatore della ristorazione che hanno l’obiettivo di favorire l’inserimento – o reinserimento – lavorativo degli adulti.