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Chioscopoli, assolti Bonaccini e Marino

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stefano_bonaccini_5Assoluzione per il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini (e coordinatore nazionale del comitato per Renzi) e per l’assessore comunale Antonino Marino, finiti a processo per ‘Chioscopoli’, sull’affidamento in gestione di un chiosco al Parco Ferrari nel 2003. Bonaccini era indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio, Marino per abuso d’ufficio: avevano scelto l’abbreviato come l’ex dirigente comunale Mario Scianti, anch’egli assolto. Prosciolti gli altri indagati.

Soddisfazione per la sentenza di assoluzione di Stefano Bonaccini e Antonino Marino viene espressa dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari. Ecco la loro dichiarazione congiunta:

«Noi non abbiamo mai avuto dubbi sull’assoluta correttezza dei nostri amministratori, ma, finalmente, con la sentenza odierna, si fa chiarezza su quanto accaduto e si toglie un’ombra che gravava, da troppo tempo, sull’operato svolto in qualità di assessori da Stefano Bonaccini e Antonino Marino. La formula utilizzata dal giudice nel decretare l’assoluzione dei nostri amministratori spazza via ogni possibile dubbio residuo: insussistenza del fatto. Nella procedura di assegnazione del chiosco al Parco Ferrari, quindi, non c’è mai stato reato: non sono stati commessi illeciti e la normativa in vigore è stata seguita con rigore e applicata senza discriminazioni. Noi eravamo certi che la vicenda si sarebbe chiusa in questo modo. Da sempre, come partito, esprimiamo assoluta fiducia nell’operato della magistratura. Hanno fatto bene, quindi, Bonaccini e Marino a optare per il rito abbreviato: consapevoli della correttezza del loro operato, hanno deciso di utilizzare gli unici strumenti giudiziari a disposizione in grado di accelerare i tempi veramente troppo lunghi del percorso giudiziario. E i fatti hanno dato loro pienamente ragione.

Il commento congiunto dei segretari provinciale e cittadino Pd Lucia Bursi e Andrea Sirotti: «Era una notizia attesa da tempo e non possiamo che esprimere soddisfazione per la sentenza che assolve Stefano Bonaccini e Antonino Marino. La formula utilizzata dal giudice, la non sussistenza del fatto, fa finalmente chiarezza su una vicenda amministrativa che, per anni, ha gravato sulla serenità di persone che hanno lavorato al servizio della comunità. Non abbiamo mai nutrito alcun dubbio sull’esito della vicenda giudiziaria, ma certo un’attesa di dieci anni per ottenere giustizia è davvero eccessiva. Bonaccini e Marino, comunque, non si sono sottratti al giudizio e hanno deciso di imboccare l’unica strada che avrebbe consentito di ottenere una sentenza in tempi non certo brevi, ma almeno certi. La decisione di chiedere il rito abbreviato andava proprio in questo senso: vedere, finalmente, accertata la verità e dichiarata l’assoluta estraneità a ogni comportamento illecito. La assoluta regolarità del loro comportamento amministrativo è ora stata certificata dalla decisione del giudice».