Home Modena Adriana Querzè si candida a sindaco con la lista ‘Per me Modena’

Adriana Querzè si candida a sindaco con la lista ‘Per me Modena’

# ora in onda #
...............




querzeAdriana Querzè ha presentato oggi la sua candidatura a Sindaco di Modena con la lista ‘Per me Modena’.

La candidatura ha avuto origine nell’autunno scorso, quando un gruppo di cittadini propose all’Assessore all’istruzione di candidarsi a Sindaco alle amministrative 2014.

“Accettai la proposta – spiega la candidata – con l’intenzione di partecipare alle primarie di coalizione per una sinistra larga, inclusiva, capace di integrare sensibilità diverse. Le primarie del PD furono invece di partito. Si avviò così un percorso più adatto a stabilire assetti di potere interni che a individuare un candidato sindaco attraverso percorsi positivi di confronto”.

La campagna elettorale è stata aspra e il candidato vincitore, ha più volte espresso la volontà di “recuperare Adriana Querzè”.

Per questo, dopo le primarie, si sono svolti incontri tra Muzzarelli e Querzè al fine di valutare eventuali convergenze tra i due programmi.

“I contatti – prosegue Querzè – non hanno reso possibili convergenze e da qui è nata la decisione di presentare una lista autonoma. Sulla decisione finale hanno influito anche i gravissimi fatti del post-primarie che, se ce ne fosse stato bisogno, hanno evidenziato la rissosità di un partito diviso che fatica a elaborare sintesi credibili e risulta penalizzato dal suo stesso pluralismo interno”.

Durante la campagna elettorale delle primarie non sono stati trattati diversi temi che invece costituiscono aspetti centrali del programma elettorale della lista Per me Modena.

Le condizioni di vita e di lavoro degli immigrati e delle loro famiglie che fanno parte del tessuto sociale modenese, non sono stati oggetto di attenzione e di elaborazione da parte di nessuno dei tre candidati alle primarie. Si tratta evidentemente di un tema scomodo da trattare in campagna elettorale, anche se poi agli immigrati in possesso del permesso di soggiorno, il voto è stato richiesto e anche successivamente strumentalizzato.

Anche altri temi come i diritti civili, il rapporto pubblico-privato nella gestione dei servizi, il sostegno della scuola pubblica, una visione della cultura come ambito di emancipazione delle persone e sviluppo della città… non sono stati posti all’attenzione del dibattito interno al PD.

“Insomma – conclude Querzè – molti dei temi che impattano direttamente sulla vita delle persone e sulla concezione di una città laica e democratica, sono stati accuratamente evitati rimandandone la trattazione per cercare di non scontentare nessuno. Al contrario, noi stiamo lavorando ad un programma che, oltre al lavoro, restituisca centralità proprio a queste tematiche che faranno la differenza per i cittadini modenesi”.