Lettera Aperta dei sindacati Cgil-Cisl zona di Vignola al Sindaco di Montese e al Consiglio Comunale, sull’accreditamento dei servizi socio-sanitari di Montese.
Lettera aperta
al Sindaco di Montese Luciano Mazza
ai Consiglieri Comunali di Montese
e p.c. agli Organi di Stampa
Egregi Amministratori,
con la presente lettera aperta proviamo a fare chiarezza in merito a affermazioni che possono dare adito a interpretazioni non autentiche della situazione in essere nelle strutture socio sanitarie ora gestite dal Comune di Montese.
La Delibera della Giunta Regionale n.514/2009 è il primo provvedimento attuativo in materia di accreditamento in esecuzione della normativa Regionale.
Tale delibera definisce le condizioni e le modalità dell’accreditamento transitorio, definitivo e provvisorio nelle tipologie dei servizi interessati:
servizi residenziali per anziani
servizi semiresidenziali per anziani
servizi residenziali per disabili
servizi semiresidenziali per disabili
assistenza domiciliare
e definisce le procedure da osservarsi per il rilascio dell’accreditamento definitivo, transitorio e provvisorio.
Come Organizzazioni Sindacali, già nel 2010 abbiamo svolto diversi incontri con il Comitato di Distretto volti ad individuare e definire:
il fabbisogno distrettuale di servizi e di posti
gli indirizzi per il superamento della frammentazione gestionale dopo la lettura degli assetti presenti nei servizi.
In data 29.3.2011 le Organizzazioni Sindacali Cgil-Cisl-Uil e i sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, sottoscrivevano con il Comitato di Distretto un verbale in cui si conveniva sul fabbisogno distrettuale e, come già affermato, le strutture di Montese ne sono parte integrante. Già in quella sede, considerato che la delibera 514/2009 disponeva il superamento delle gestioni miste entro il dicembre 2013 (termine allora previsto per accreditamento transitorio) convenimmo sulla necessità di un approfondimento delle scelte di Montese, manifestando forti perplessità in relazione alla volontà del Comune di Montese di superare la gestione mista attraverso la costituzione di un nuovo soggetto (ASC). Ritenevamo invece più opportuno il conferimento dei servizi all’ASP “Giorgio Gasparini”.
ASP la cui esperienza si era consolidata negli anni e che aveva già una propria struttura organizzativa e che poteva garantire la gestione e l’erogazione dei servizi.
Andare alla costituzione dell’ASC poteva determinare un aggravio dei costi in quanto sarebbe stato necessario costituire una struttura organizzativa e un consiglio di amministrazione.
Nel comunicato dell’amministrazione si evidenzia che solo a novembre 2013 si è assuto l’impegno perché venisse mantenuta pubblica e possibilmente comunale la gestione.
E’ sbagliato dichiarare che oggi le strutture di Montese sono a gestione pubblica.
Per chiarezza gli attuali dipendenti delle strutture non sono tutti dipendenti pubblici.
Al centro “Melograno” su 23 dipendenti 21 sono dipendenti di una Coop Sociale e anche in Casa protetta più della metà sono dipendenti di una Coop Sociale.
Questi dati evidenziano nei numeri che l’Amministrazione di Montese nei fatti, e non nelle dichiarazioni, ha fatto la scelta di andare verso una esternalizzazione dei servizi conferendo alle coop sociali parte della gestione.
Spiace constatare che i cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare forse non erano a conoscenza dell’entità dell’esternalizzazione.
Nel comunicato del Comune “si esprime profondo rammarico per il disinteresse…. degli organismi sindacali nonostante le pressanti richieste … di mantenere pubblica e diretta la gestione delle strutture”.
Più volte abbiamo incontrato l’Amministrazione con l’obiettivo di approfondire e valutare le opportunità di soluzione del problema, ma dobbiamo dire che sempre questa Amministrazione si è presentata scaricando sulle Organizzazioni Sindacali scelte non fatte e mai prospettando un percorso che andasse nella direzione di risoluzione del problema.
Gli incontri erano e sono stati sempre un atto di accusa nei nostri confronti da parte dell’Amministrazione.
Noi siamo sempre stati disponibili ad individuare dei percorsi di soluzione per traguardare l’obiettivo, si possono condividere delle scelte, ma spetta alla politica operare le scelte.
Questo è il sale della democrazia.
Certamente è legittimo, crediamo, che rispetto alle eventuali scelte che non si condividano ognuno possa esprimere la propria opinione.
In ogni caso, a oggi non ci sono soluzioni individuate, l’incontro richiesto al Comune di Montese e al Comitato di Distretto non ha avuto riscontro, mentre i tempi della scelta sono sempre più stretti.
Ribadiamo in questa sede che le nostre priorità sono la salvaguardia dei servizi offerti dalle strutture di Montese e la salvaguardia dei lavoratori nell’interesse dei cittadini di tutto il Distretto di Vignola. Ogni soluzione che vedrà raggiunti questi obiettivi troverà il sostegno del sindacato.
Cgil Cisl zona Vignola
Spi/Cgil e Fnp/Cisl zonaVignola
Fp/Cgil e Cisl/Fp zona Vignola