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Sassuolo: la Tari si pagherà in tre rate. Approvate dal Consiglio Comunale le nuove disposizioni

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cassonetti_sassuoloLa prima rata per il pagamento della Tari, la nuova tassa che dal 1° gennaio 2014 sostituisce ogni altro tributo e corrispettivo per il finanziamento del servizio pubblico locale di gestione dei rifiuti, si pagherà entro la scadenza del 30 giugno 2013. In tale data liquidato l’importo pari al 50% di quanto dovuto annualmente applicando le tariffe in vigore nell’anno 2013 per la TARES e per il tributo provinciale.

La scadenza per il pagamento della seconda rata, pari al 25%, è stata fissata al 30 settembre mentre quella della terza rata, a titolo di saldo-conguaglio, al 1° dicembre 2014. L’importo pari alla differenza tra quanto dovuto, applicando le tariffe approvate per il 2014 a titolo di TARI e la percentuale per il tributo provinciale e quanto pagato sulla base delle prime due rate di acconto.

E’ quanto stabilito dalla delibera approvata dal Consiglio Comunale di Sassuolo, con i voti favorevoli dei gruppi Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Sindaco e ed il voto contrario del gruppo PD, nella seduta serale di martedì 29 aprile.

Nel corso dell’illustrazione del documento da parte del Sindaco è stato evidenziato come il Comune sia impossibilitato ad adottare una regolamentazione definitiva del tributo in questione in quanto la citata disciplina di legge primaria costituisce oggetto di modifiche che verranno introdotte in sede di conversione del D.L. 6 marzo 2014, n. 16.

Il Comune è, altresì, impossibilitato ad approvare il piano tariffario per il 2014, in quanto ad oggi non è stato approvato dalla competente autorità il piano finanziario dei costi di gestione da coprirsi con il gettito del tributo e, dunque non è possibile determinare il gettito del tributo necessario a tale copertura integrale.

In tale contesto si è reso necessario prevedere una riscossione dilazionata in più rate del tributo anche in ragione delle difficoltà economico-finanziarie che interessano molti contribuenti a causa della persistente situazione economica generale recessiva.