Ancora pochi giorni per visitare la mostra del Premio Ronzinante 2014. ‘Immaginare Chisciotte’ sarà a Modena fino al prossimo 11 maggio, Sala del Paradisino. Poi approderà a Sasssuolo, in villa Giacobazzi. Sede della biblioteca per ragazzi della città in cui C.R.E.A. opera. Francesco Gallo, presidente di CREA, si dichiara molto soddisfatto dell’iniziativa.
”Non speravamo in un successo così straordinario. Parlare della mostra è difficile per due ragioni. La prima perché L’immagine sfugge alle definizioni, parla per allusione, dice una cosa e ne intende un’altra, trattenendo ciò che una definizione chiara e semplice distruggerebbe. Le arti visive sono materia complessa e la forza delle immagini non può essereriassunta in un articolo.
Il secondo invece riguarda il tema stesso della mostra che è quello di un mitoletterario senza pari: il Chisciotte.
Il cavaliere della Mancia è certamente uno dei personaggi della letteratura più sfuggenti. Il mito narrativo che Cervantes costruisce prende corpo attraverso una partitura polifonica in cui è difficile persino distinguere fra le vocinarranti. Il quadro composito che ne viene fuori è visionario.
Immaginare Chisciotte provoca una vertigine.
Il principale tratto comune tra i diciotto finalisti è proprio il desiderio della visione. Il tentativo di restituire al cavaliere dalla triste figura la sua capacità esemplificativa. Dinanzi a Chisciotte, alla sua immagine, torniamo a vedere, torniamo dalle cose sensibili alle cose intellegibili. Cavallo o sedia a rotella? Nell’epiphania, non ha più alcuna importanza.
Le metafore del resto hanno nel linguaggio esattamente lo stesso ruolo che i simboli hanno nelle arti visive.
Non resta perciò che attraversare la mostra, passando in rassegna cavalli e cavalieri.