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Supercalcolo quantistico, il Dama Tecnopolo di Bologna guida lo sviluppo europeo

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Previsioni del tempo sempre più precise, navigatori satellitari che rendono più scorrevole il traffico di interi territori, sviluppo di farmaci su misura, terapie contro il cancro più efficaci, un’agricoltura che assicura raccolti migliori e un utilizzo dell’acqua più efficace.  E ancora, imprese che possono personalizzare in maniera sartoriale la produzione sulla base delle richieste dei clienti, nuove frontiere per la ricerca scientifica, le biotecnologie, la cybersicurezza e molto altro.

Alla base di queste e tante altre innovazioni tecnologiche c’è il supercalcolo quantistico, che vede Il Tecnopolo Dama – Data Manifattura Emilia-Romagna di Bologna al centro di questo cambiamento epocale. Un progetto, quello del Tecnopolo, rafforzato da una consolidata cooperazione istituzionale fra Unione europea, ministero dell’Università e della ricerca, ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale e Regione Emilia-Romagna.

Punto di riferimento a livello internazionale, la cittadella dell’innovazione di via Stalingrado che già ospita supercomputer come Leonardo, presto ospiterà due potentissimi sistemi di quantum computing. A partire da quel momento, si aprirà una nuova fase che riguarderà la nostra vita in ogni suo aspetto, con l’obiettivo di renderla migliore, in una società sostenibile, puntando alla cosiddetta “sovranità tecnologica”, per rendere l’Europa autonoma da Stati Uniti e Cina.

Di tutto questo si parla nello specialeSupercalcolo quantistico, l’Italia manda l’Europa a Dama: la vita è tutta qui (in Emilia-Romagna)” online da oggi sul portale della Regione Emilia-Romagna un lungo reportage attraverso pareri, informazioni tecniche, interviste a esperti, accademici, amministratori, imprenditori da tutto il mondo. Lo speciale esplora questa accelerazione, sottolineando quanto sia importante lavorare a una “via europea” alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale, per progettare e realizzare, senza ridurre il proprio ruolo a mero fruitore delle tecnologie progettate altrove. Una nuova frontiera che ha radici solide a Dama, al centro della rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna: al servizio del Paese e dell’Europa: “Se non hai sovranità tecnologica, perdi la tua autonomia politica ed economica- spiega Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore allo Sviluppo economico- La sovranità tecnologica è la più grande forza che deve mettere in campo l’Europa per evitare lo schiacciamento tra la Silicon Valley e l’Asia. Come Regione abbiamo il più grande livello di investimento in Europa dal punto di vista degli investimenti in ricerca, pari al 2,3%. E arriveremo entro il mandato al 3%”. Link allo speciale.