
Previsioni meteo di Daniele Ingemi, meteorologo e redattore per Meteored Italia – ilmeteo.net
L’Italia ancora sotto l’anticiclone sahariano. Un vasto promontorio subtropicale sta garantendo clima estivo su tutto il Paese, bloccando le perturbazioni atlantiche.
Ma il modello europeo ECMWF conferma: da lunedì 22 settembre, in coincidenza con l’equinozio d’autunno, è atteso l’arrivo di una perturbazione significativa.
Le mappe, infatti, mostrano che a partire da giovedì 18 il getto polare tornerà a presentare ondulazioni più marcate: l’oscillazione del jet stream si muoverà verso la Penisola Iberica da domenica e a seguire si sposterà verso Francia e Italia.
Maltempo in arrivo: lunedì 22 settembre nel mirino
In arrivo un’intensa perturbazione atlantica sull’Italia. Secondo il modello europeo, tra lunedì 22 e mercoledì 24 settembre il Paese sarà investito da un’ondata di maltempo con piogge diffuse, rovesci e temporali intensi.
Attesi accumuli oltre i 50 mm in poche ore e fino a 100 mm in 24 ore al Nord. Le aree più a rischio saranno Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle zone pedemontane.
Possibili nubifragi sulle coste tirreniche
Maltempo in estensione anche al Centro-Sud. Nella settimana piogge e temporali raggiungeranno Toscana, Marche, Umbria e Lazio, con rischio di fenomeni intensi sulle coste tirreniche per l’effetto dello Scirocco che alimenterà sistemi temporaleschi autorigeneranti. Possibili criticità causa possibili allagamenti anche in grandi città come Firenze, Roma e Napoli. Al Sud, la perturbazione colpirà soprattutto Campania, Basilicata tirrenica e Calabria con rovesci e temporali localmente forti, mentre l’afa aumenterà prima del passaggio del fronte.
Cosa succede a fine mese? In arrivo altre perturbazioni?
L’Italia si avvia certamente verso un ottobre più instabile. Lo sfondamento del fronte atlantico potrebbe esporre il Paese a perturbazioni oceaniche frequenti. Già a metà ottobre lo scenario europeo diventerà più dinamico, con alternanza di fronti perturbati e brevi pause anticicloniche.
Il ritorno di La Niña, modificando la corrente a getto polare, favorirà maltempo rapido e localizzato, con rischio di eventi estremi, senza i blocchi anticiclonici che hanno protetto il Sud Europa negli ultimi mesi.