
Un gruppo di attivisti del Comitato No Bretella – Sì Mobilità Sostenibile e di altre associazioni e comitati, ha inviato una formale segnalazione a Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Commissione VIA, Regione Emilia-Romagna, ANAS, Arpae e ai Comuni coinvolti, denunciando una possibile mancata ottemperanza a una prescrizione di tutela ambientale relativa al progetto del raccordo autostradale Campogalliano–Sassuolo (“La Bretella”). In particolare, la segnalazione riguarda il pozzo acquedottistico C2 di Marzaglia, nel Comune di Modena, che risulterebbe interferito dal tracciato della nuova infrastruttura.
Secondo gli atti ufficiali, sia il Parere di Compatibilità Ambientale della Commissione Speciale VIA del 2004 sia la Delibera CIPE n.62/2010 impongono al concessionario AutoCS S.p.A. l’obbligo di progettare e realizzare lo spostamento dei pozzi interferiti.
Tuttavia, nella Relazione di Ottemperanza depositata da AutoCS nel 2018, la società rimanda eventuali approfondimenti a fasi progettuali successive, pur ammettendo la “probabile necessità di spostamento” del pozzo. Una risposta giudicata dai firmatari della segnalazione “vaga e non coerente” rispetto agli obblighi prescrittivi.
I cittadini segnalano che la mancata ottemperanza potrebbe configurare profili di reato ambientale e comportare rischi di contaminazione delle acque potabili nel caso il tracciato della Bretella attraversasse i campi acquiferi del pozzo C2 senza aver prima eseguito gli interventi necessari.
Nella comunicazione indirizzata agli enti competenti, i firmatari chiedono:
- di verificare con urgenza l’effettivo rispetto della prescrizione n.9 (ex n.15 VIA);
- di sospendere i lavori della Bretella qualora fosse confermata la mancata ottemperanza.
Come Comitato ci preme rilevare che il pozzo C2, insieme agli altri tre del campo acquifero di Marzaglia, ha un ruolo fondamentale per la qualità delle acque dell’acquedotto della città di Modena. Infatti, dai rubinetti cittadini esce acqua con una concentrazione di nitrati di 20 mg/l (21 mg/l secondo Hera la media nel primo semestre del 2025), inferiore al limite di 50 mg per le acque destinate al consumo umano (D.lgs. 18/23), solo perché le acque dei pozzi di Marzaglia, povere di nitrati, vengono miscelate con quelle dei pozzi di Modena Sud e del campo acquifero di Cognento, per la quasi totalità caratterizzate da concentrazioni di nitrati superiori ai 50 mg/l
Per la mancanza di certezze sulla ottemperanza alla prescrizione per il pozzo C2, oltre che per i dubbi relativi all’adeguamento del progetto della Bretella alle più recenti disposizioni in materia di rischio idraulico e ai problemi in merito alla revisione del piano economico finanziario dell’opera, ribadiamo con forza la richiesta di fermare l’avvio dei lavori della Campogalliano-Sassuolo.
Perché l’acqua è una risorsa fondamentale per la vita e la salute e qualunque rischio che ne comprometta la qualità è inaccettabile.




