
«Negli scorsi giorni, a seguito dell’inchiesta sulla ‘questione Moschea’, Néa Quotidiano è stato al centro di svariati attacchi da parte di partiti politici. Poiché l’obiettivo della Redazione, fin dalla sua nascita, è sempre stato quello di lavorare per una informazione libera e corretta, abbiamo la responsabilità di rispondere nel merito alle varie accuse faziose e arbitrarie».
«Tanto quanto i sottoscritti – spiegano il presidente Alessio Bastai e il vicepresidente Gabriele Arcuri – non hanno mai fatto mistero della propria appartenenza politica o delle proprie cariche pubbliche, siamo tranquilli nell’ammettere che all’interno dei venti giovani della Redazione esistano varie voci: sette collaboratori hanno tessere di partito, che variano dal centrodestra, al centro, al centrosinistra; mentre la maggior parte non ha nessuna affiliazione partitica. Néa nasce per dare spazio ai giovani del Distretto, indipendentemente dal loro colore politico, abbracciando la diversità come un valore piuttosto che come un terreno di scontro. Ci pare tuttavia curioso come, dopo un anno di articoli e progetti, si arrivi ora ad attaccarci strumentalizzando un semplice sondaggio: noi abbiamo raccolto e riportato opinioni; se queste non sono di gradimento a certi esponenti la colpa non è di certo nostra. Il tempismo appare quantomeno sospetto».
È stato inoltre asserito come il questionario fosse «pro-moschea» e «fazioso» e come le risposte suggerite «omettessero dettagli importanti». Riportiamo di seguito le domande incriminate:
- Hai mai sentito parlare della Moschea di Sassuolo? (Sì/No);
- Se sì, da dove? (Dai social o Internet/Da conoscenti o parenti/Dai giornali cartacei);
- Cosa hai sentito in merito? (Verrà costruita una seconda Moschea a Sassuolo/È stata spostata la Moschea di Sassuolo a “I Quadrati”/L’associazione Islamica di Sassuolo (non ancora la Moschea) si è spostata a “I Quadrati”/Non ci sarà più una Moschea a Sassuolo);
Alla domanda, è seguito un fact-checking dove è stata riportata una nota stampa pubblicata dall’Ufficio Stampa comunale. Successivamente:
- Qual è il tuo pensiero a riguardo? (Soddisfazione/Indifferente/Ansia o paura);
- Credi che la comunità islamica sassolese abbia diritto ad un luogo di culto in cui pregare? (Sì/No).
Lasciamo ai lettori chiedersi se stessimo «suggerendo interpretazioni della realtà» con questi quesiti.
Viene poi criticato che non si faccia «riferimento in nessun campo all’assenza di un’intesa tra la comunità islamica e lo Stato». Eppure, questo non era un argomento rilevante ai fini dell’inchiesta locale, essendo una questione di carattere nazionale che ha profonde radici storiche, politiche e sociali (ricordiamo però, a fini informativi, che l’intesa è uno strumento di agevolazione e che, se una confessione non la possiede, essa può comunque dotarsi di luoghi di culto tramite il diritto comune).
Infine, specifichiamo che la diffusione del sondaggio è avvenuta tramite canali informali e privati (gruppi WhatsApp e passaparola), senza il coinvolgimento di organi collegiali scolastici o canali ufficiali. Nel questionario i rispondenti hanno utilizzato ambedue indirizzi privati o istituzionali, il che è risultato funzionale a possedere un campione statistico quanto più rappresentativo possibile; la scelta era facoltativa e non mandatoria ai fini della compilazione del sondaggio. I dati raccolti, all’avvenuto completamento degli obiettivi culturali dell’associazione (uscita dell’inchiesta sui media), sono stati conseguentemente eliminati e cancellati in ogni modo e forma. Ci dissociamo inoltre da affermazioni di terzi non tesserati per Néa Quotidiano, come suggerito da eventuali screen di chat postati sui social da esponenti politici.
Néa Quotidiano ritiene di aver fornito tutte le spiegazioni e i dettagli riguardo ai modi, ai mezzi e alle intenzioni dell’inchiesta. Per l’associazione rispondere oltre vorrebbe dire dare adito a dibattiti politici estranei ai nostri scopi associazionistici e al nostro Statuto.
«Noi continueremo nel nostro quotidiano lavoro – commenta la Redazione tutta – contenti del successo della recente inchiesta della rubrica “Piastrelle Rotte”, i cui propositi sono soltanto agli esordi. Rimaniamo aperti a collaborazioni, idee e critiche, ritenendo il dialogo e il giornalismo tra le massime forme di democrazia».
(La Redazione di Néa Quotidiano)




