
Cure dentali gratuite per i bambini e i ragazzi delle famiglie in difficoltà dell’area del distretto ceramico, grazie alla collaborazione – formalizzata nei giorni scorsi – tra i Comuni dell’Unione del Distretto Ceramico e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, che attraverso la Fondazione ANDI ha dato la propria disponibilità per lo sviluppo del progetto al fianco degli enti locali.
L’iniziativa, che si chiama ‘Adotta il sorriso di un bambino’ conta sull’impegno di diversi dentisti volontari legati all’Associazione e presenti sul territorio distrettuale, pronti a fare prevenzione e ad occuparsi della salute orale di bambini e bambine che hanno meno opportunità di accesso alle cure odontoiatriche.
Saranno inseriti nel progetto i giovanissimi individuati dalle Politiche sociali all’interno delle famiglie più in difficoltà o affidatarie, presso le comunità residenziali e nelle altre realtà di accoglienza per minori.
L’iniziativa avrà una durata annuale, con possibilità di proroga, e la collaborazione con la Fondazione ANDI è stata definita dall’Assessore al Welfare del Comune di Maranello, Davide Nostrini, delegato dai Sindaci dell’Unione.
«Il progetto – spiega la dottoressa Catia Carretti, Presidente di ANDI Modena – è nato proprio per dare una risposta concreta ai bisogni di questi bambini, che spesso vivono storie difficili e dolorose. L’obiettivo è anche quello di contribuire a diffondere la cultura dell’igiene orale e dei controlli periodici in una fascia di età molto importante a livello di imprinting, compreso il superamento della ‘paura del dentista’».
«Il valore sociale dell’iniziativa ha attirato subito la nostra attenzione – sottolinea Matteo Mesini, Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico – e abbiamo portato avanti questa collaborazione con ANDI affinché il progetto potesse essere attivo nel 2026, con la consapevolezza di quanto sia importante garantire a tutti i bambini una prevenzione odontoiatrica adeguata. E il primo ringraziamento va senz’altro ai dentisti dell’Associazione, che con generosità hanno messo a disposizione dei più fragili le propria professionalità».




