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Laurea ad honorem a Michael Walzer: la consegna lunedì

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Michael Walzer, uno dei più noti pensatori contemporanei, va ad aggiungersi alla galleria delle celebrità insignite dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che gli conferirà la laurea magistrale ad honorem in Giurisprudenza.

E’ il primo dal dopoguerra a ricevere questo riconoscimento per le sue competenze filosofico-giuridiche da uno degli Atenei più antichi al mondo, il cui Studium risale al 1175. La decisione unanime della facoltà modenese, fatta propria dal Senato Accademico il 18 aprile dello stesso anno, risale al 16 gennaio 2007 ed il Decreto Ministeriale di approvazione della proposta è del 28 maggio 2007.

La sua attività di studioso – si legge nelle motivazioni – ma anche la sua attività di intellettuale impegnato in questioni di interesse pubblico e di forte impatto sulla vita dei cittadini, l’ampia diffusione della sua opera in Paesi non soltanto europei, fanno di Walzer uno dei principali riferimenti teorici per la comunità degli studiosi”.

La consegna della pergamena che fa di questa figura di spicco della cultura mondiale un “dottore in Giurisprudenza” avverrà la mattina di lunedì 20 ottobre 2008 alle ore 11.30 nell’Auditorium della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) a Modena nel corso di una cerimonia che vedrà la presenza di tutte le più importanti autorità accademiche dell’Ateneo modenese-emiliano, di tantissime autorità civili e di un numeroso corpo di docenti e colleghi italiani.

La riflessione di Michael Walzer – sull’opera del quale sta per uscire un primo corposo studio monografico (ed. Polistampa di Firenze) curato dal dr. Thomas Casadei, assegnista presso la cattedra di Filosofia del diritto all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – spazia dalla filosofia politica alla filosofia morale e giuridica, dalla sociologia alla storia del pensiero politico, dai problemi di politica internazionale a quelli di politica economica. In queste diverse aree disciplinari egli ha condotto studi e ricerche fondamentali, che lo hanno portato ad essere uno dei più ascoltati, studiati e discussi intellettuali dell’età contemporanea. Alcuni suoi lavori rappresentano ormai dei classici nell’ambito delle disamine sulle radici religiose del radicalismo politico (The Revolution of the Saints. A Study in The Origins of Radical Politics, 1965; Exodus and Revolution, 1984). A questioni cruciali per gli studi giuridici sono dedicati i saggi raccolti in Obligations. Essays on Disobedience, War, and Citizenship (1970) e una delle sue opere teoriche di maggior impatto Just and Unjust Wars (1977). Quest’ultima opera ha riportato al centro del dibattito sul diritto e le relazioni internazionali, nonché nella sfera dell’etica pratica, la nozione di “guerra giusta”, su cui si sono soffermati in Italia studiosi di chiara fama come Norberto Bobbio, e gli argomenti che ne strutturano la specificità. L’apparato argomentativo di Walzer ha suscitato vivaci e feconde discussioni nella comunità degli studiosi e, più in generale, nella sfera pubblica, ogni qual volta negli ultimi decenni ci si è trovati di fronte a conflitti armati e ai dilemmi morali ad essi connessi. Un altro fondamentale contributo offerto dallo studioso è costituito dalla sua riflessione sulle tematiche della giustizia distributiva e dell’organizzazione del welfare, sul problematico rapporto tra eguaglianza e differenza delle diverse sfere sociali. Spheres of Justice (1983) rappresenta, a questo proposito, l’opera che ha imposto Walzer come punto di riferimento imprescindibile nel dibattito internazionale. La tensione tra la forza del particolarismo, legato all’affermazione delle differenze e alimentato da storie collettive e tradizioni, e i valori della democrazia e dei diritti umani sono stati al centro di Thick and Thin (1995), decisivo tornante teorico in tema di universalismo etico e relativismo, pluralità delle morali e condivisione di alcuni valori minimi, tutela delle minoranze e assetti democratico-costituzionali. Un contributo fondamentale è, infine, il monumentale progetto cui egli sta attendendo da un quindicennio come coordinatore (un’opera unica nell’ambito degli studi giuridici e filosofico-politici), ovvero un’approfondita e articolatissima ricostruzione della storia del pensiero politico e istituzionale ebraico, nonché delle nozioni-chiave che lo caratterizzano: The Jewish Political Tradition, di cui sono usciti ad oggi il vol. I, dedicato al tema dell’Authority, e il vol. II, dedicato al tema della Membership.

Siamo di fronte ad un personaggio e ad un intellettuale – ha sottolineato il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – tra i più originali e che ha lasciato tracce profonde nel dibattito culturale degli ultimi decenni. Le conclusioni delle sue teorizzazioni si possono condividere o contrastare, ma è certo che uno studio attento non le può trascurare e con esse vi si deve confrontare. Per la nostra Università e per il mondo accademico italiano è un onore che una personalità tanto eminente, un americano di origine ebrea, abbia accolto l’offerta che gli è giunta dall’Ateneo e che costituisce in parte una riparazione al torto subito nel 1938, a seguito della promulgazione delle leggi razziali, da altri eminenti accademici modenesi in discipline giuridiche come il professor Benvenuto Donati ed il professor Marcello Finzi”.

La giornata sarà aperta da un esecuzione strumentale del Coro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e proseguirà con l’indirizzo di saluto del Rettore, mentre la Preside della facoltà di Giurisprudenza prof. ssa Alessandra Bignardi darà lettura delle motivazioni che hanno portato ad accogliere la proposta di conferimento della laurea magistrale ad honorem a Michael Walzer. Quindi prima della consegna del tocco e della pergamena toccherà al prof. Gianfrancesco Zanetti, ordinario di Filosofia del diritto, proponente del riconoscimento al collega pronunciare la laudatio del laureando, che concluderà la cerimonia con la lettura della sua lectio magistralis.

Biografia. Michael Walzer è professore di Social Science all’Institute for Advanced Study di Princeton (USA). La sua riflessione spazia dalla teoria politica alla filosofia morale e del diritto, dalla sociologia alla storia del pensiero politico, dai problemi di politica internazionale (sua è la teoria della “guerra giusta”) a quelli di politica economica. In queste diverse aree disciplinari ha apportato studi e ricerche fondamentali, che ne hanno fatto uno dei più ascoltati, studiati e discussi intellettuali contemporanei. Da anni dirige la rivista “Dissent”, con la quale ha collaborato a partire dalla metà degli anni Cinquanta.
Tra le sue opere principali: Esodo e rivoluzione (Feltrinelli, 1986); Sfere di giustizia (Feltrinelli, 1987); Guerre giuste e ingiuste (Liguri, 1990); Che cosa significa essere americani (Marsilio, 1992); Sulla tolleranza (Laterza, 1998); Geografia della morale (Dedalo, 1999); Ragione e passione (Feltrinelli, 2001). Alcuni dei suoi principali saggi sono raccolti nell’antologia Il filo della politica. Democrazia, critica sociale, governo del mondo (Diabasis, 2002). Da quindici anni Walzer sta lavorando ad un progetto sui concetti politici e giuridici della Bibbia: The Jewish Political Tradition.